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FATTI E
PERSONE
Alimenti, per i manager le imprese devono favorire un consumo
senza sprechi
Le imprese devono attuare politiche commerciali volte a favorire un consumo
sostenibile e capace di evitare sprechi. La pensa così il 95,3%
dei manager italiani intervistati dall'Osservatorio Socialis e AstraRicerche,
in merito agli sprechi alimentari in azienda e in casa. L'indagine sarà
presentata sabato 30 novembre (9,15-13,00 Tempio di Adriano, Roma) in
occasione dell'incontro "Quanto Basta - Un principio etico contro
lo spreco alimentare" organizzato da Manageritalia e Manager@eat.
L'obiettivo dell'incontro è creare una piattaforma comune tra istituzioni,
cittadini e imprese per dire basta allo spreco di cibo visto che ogni
giorno nelle nostre case buttiamo 24 milioni di euro, ossia 8,7 miliardi
all'anno, ben lo 0,5% del Pil. Solo la città di Roma ogni anno
butta nell'immondizia l'equivalente di 387 milioni di euro di alimenti,
185 a Milano e 140 a Napoli.
Il workshop prevede la presenza di istituzioni ed esperti che si confronteranno
sul problema e sulle sue soluzioni e tra i relatori ci saranno: Salvatore
Caronna (Deputato del Parlamento Europeo, titolare Commissione Sviluppo
regionale e membro supplente Commissione Agricoltura), Catherine Dickehage
(direttore World Food Programme Italia) e Marta Leonori (Assessore Roma
Produttiva con deleghe al Commercio e Turismo).
I manager intervistati dall'indagine (oltre 400) dicono con forza che
il problema degli sprechi alimentari deve essere affrontato in primo luogo
dai cittadini (95%), dalle imprese (89,3%) e dalle istituzioni (88,3%).
Un atteggiamento che, oltre all'indispensabile impegno dei singoli, evidenzia
la volontà di impegnarsi in prima persona, oltre che come cittadini,
come manager e quindi responsabili d'impresa.
Infatti, dicono che per arrivare a un consumo sostenibile e capace di
evitare sprechi le imprese devono attuare politiche commerciali volte
a favorirlo (95,3%), le istituzioni devono educare i cittadini e i consumatori
(94%), i manager hanno in primo luogo la responsabilità di gestire
le aziende in tal senso (92%). A riprova della serietà dell'impegno,
non barano parlando delle loro aziende, solo poco meno della metà
(47,6%) afferma che la sua azienda adotta strategie e/o linee guida per
il risparmio delle risorse alimentari e non.
Per Marcella Mallen, presidente Manageritalia Roma, "l'impegno dei
manager sulla sostenibilità e più in generale sulla responsabilità
sociale d'impresa è testimoniato non solo dall'aver organizzato
quest'incontro, ma da quanto dichiarato nell'indagine e dalla nostra ferma
volontà di non fare solo informazione e cultura ma passare subito
all'azione. Questo lo faranno i manager nelle loro aziende e lo faremo
noi come loro Organizzazione di rappresentanza, perché è
ora di agire e di farlo non obbligatoriamente contando sempre su istituzioni
e politica. Dobbiamo in generale imparare a essere sempre più responsabili
e autonomi. Anche da qui parte la responsabilità sociale delle
imprese, dei manager e dei cittadini". (www.adnkronos.com)
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