FATTI E
PERSONE
Un nuovo accordo tra gli attori della filiera suinicola per una classificazione
delle carcasse dei suini più trasparente.
L'accordo è stato siglato l'8 luglio
a Mantova alla presenza delle Federazioni degli allevamenti suinicoli
di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, di Assica (Associazione
industriali delle carni e dei salumi) e degli assessori all’Agricoltura
delle suddette regioni, dove si concentra l’allevamento di suini
destinati alle produzioni Dop.
Il punto sulla classificazione delle carcasse
dei suini è in programma a Italpig-Rassegna Suinicola di Cremona
(24-27 ottobre 2013), che all'interno del suo ricco programma di eventi
propone due appuntamenti su questo tema che vedranno la partecipazione
del Ministero della Salute, ANAS (Associazione Nazionale Allevatori di
Suini), IPQ (Istituto Parma Qualità), e dei tecnici classificatori.
Il programma completo su www.italpig.it
“Un punto di ripartenza, la
possibilità di aprire un tavolo di confronto per risolvere altri
problemi”. E’ questo il sigillo che Guido Zama, presidente
dell’Associazione Gran Suino Italiano, Organizzazione interprofessionale
dell’Emilia Romagna, appone due giorni dopo la firma del protocollo
d’intesa che definisce regole certe e condivise tra tutti gli attori
della filiera per stabilire il peso morto del suino, tracciando al contempo
un percorso comune in grado di garantire un sistema di classificazione
delle carcasse univoco e affidabile, capace di superare le criticità
finora incontrate.
Una valutazione più trasparente
di classificazione della carcassa che porti al pagamento del suino a peso
morto
L’accordo è stato siglato a Mantova l’8 luglio scorso
alla presenza delle Federazioni degli allevamenti suinicoli di Lombardia,
Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, di Assica (Associazione industriali
delle carni e dei salumi) e degli assessori all’Agricoltura delle
suddette regioni, quelle dove si concentra l’allevamento di suini
destinati alle produzioni Dop. “Questo documento, che arriverà
sul tavolo del ministero per le Politiche agricole per l’ulteriore
firma che ne sancirà la condivisione a livello nazionale - spiega
ancora Zama – di fatto stabilisce cosa si intende per carcassa a
peso morto, un processo di valutazione che in questo modo diventerà
più trasparente”.
Tutti gli attori della filiera coinvolti
in un processo di miglioramento per garantire un’equa ripartizione
del valore
Non solo dunque l’impegno a una maggiore collaborazione tra tutti
gli anelli della filiera, ma soprattutto la possibilità di garantire
a tutti un’equa ripartizione del valore del suino.
Il documento prevede lo svolgimento di periodici incontri al Tavolo interregionale
per analizzare ed elaborare, tra gli altri, i dati di classificazione
raccolti, verificare i risultati del controllo e della vigilanza, operare
per introdurre ulteriori meccanismi che garantiscano oggettività
di giudizio come l’impiego della “scatola nera” sia
per la classificazione che per l’acquisizione del peso della carcassa,
definire la diffusione dei dati raccolti nel portale impresa.gov, (prevedendo
in particolare che tutte le informazioni relative alla classificazione
siano rese disponibili all’allevatore per singola carcassa) stabilire
dei contratti-tipo da stipulare tra allevatori e macellatori per valorizzare
le informazioni relative al peso morto e alla classificazione.
E intanto si lavora per arrivare ad ottenere
il marchio Sqn (Sistema qualità nazionale) che valorizzi anche
i tagli di carne fresca del suino pesante
Un percorso ad ostacoli? Per Guido Zama no, la possibilità invece
di creare nuove condizioni per assicurare maggiore redditività,
in primis agli allevatori. E intanto il lavoro dell’interprofessione
va avanti. “Stiamo raccogliendo le firme necessarie per presentare
al Ministero la domanda per ottenere il marchio Sqn (Sistema di qualità
nazionale) per il suino pesante – sottolinea Zama. Dalla fine dello
scorso anno abbiamo avviato con i macelli l’iter previsto per questa
procedura che permetterà di etichettare i tagli di carne fresca
del suino pesante riconoscendogli caratteristiche particolari, che si
andranno ad aggiungere a quelle universalmente attribuite per i Prosciutti
Dop e gli altri prodotti di salumeria del circuito tutelato”.
Paolo Bodini
Responsabile Ufficio Comunicazione di CremonaFiere
Tel. +39 0372-598206
Cell.+39 345-2586239
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