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FATTI E
PERSONE
Roma, cibo invenduto a bisognosi
Progetto Campidoglio, coinvolti 330 grossisti e 990 supermercati
Ridistribuire alle persone più bisognose gli alimenti invenduti
a Roma, dal pane non smaltito a fine giornata alle confezioni danneggiate.
E' l'obiettivo che si è data l'amministrazione di Ignazio Marino
che già dalla prossima settimana, o comunque entro settembre, dovrebbe
mettersi al tavolo con municipi, associazioni di categorie e volontariato,
per trovare le ''soluzioni più efficaci per la raccolta delle eccedenze''.
Il piano, oggetto di una memoria di giunta approvata questo mese, vuole
attivare una rete che comprende 330 tra grossisti e produttori del Car
(Centro agroalimentare di Roma) e 900 tra supermercati, grandi e medie
strutture del settore alimentare. Proprio oggi l'ex presidente dell'Unione
Panificatori di Roma Giancarlo Giambarresi, interpellato dall'ANSA sullo
stato del progetto inaugurato sotto la giunta Alemanno, 'Il Pane a chi
Serve', risponde che il piano (promossa dalle Acli di Roma in collaborazione
con Roma Capitale e gli stessi panificatori), ''è rimasto fermo
a marzo 2012. Va avanti bene, nei due municipi in cui è stato avviato,
gli ex XI e IV, ma non è stato esteso a tutta la città come
nelle intenzioni. Se si incide solo sul 20% del territorio è ovvio
che il problema del pane buttato rimane per l'80%''.
Nel 2011 era stato proprio Giambarresi a lanciare l'allarme di oltre 200
quintali di pane e affini che venivano cestinati ogni giorno solo in città.
La presidente delle Acli di Roma Cecilia Cecconi sottolinea che ''il lungo
ritardo nell'erogazione del finanziamento previsto per il 2012, prima
annualità di progetto, ha messo le Acli di Roma nella necessità
di anticipare tutti i costi di un'iniziativa che crea valore riducendo
gli sprechi. Siamo pronti ad estendere 'Il pane a chi Serve' negli altri
municipi della Capitale, e condividiamo con entusiasmo l'idea del Campidoglio
di sviluppare una rete di esercenti che siano disponibili a donare le
proprie eccedenze''.
E l'assessore alla Roma Produttiva Marta Leonori promette: ''Faremo tesoro
di tutte le esperienze avviate negli anni scorsi''. Il sindaco Marino
tiene a sottolineare che ''il recupero e la redistribuzione, alle persone
che ne hanno bisogno, dei beni alimentari che restano invenduti e non
hanno più un valore commerciale è stato il primo pensiero
di questa Amministrazione''. Il primo cittadino incassa il plauso della
Fondazione Banco Farmaceutico: ''Con Roma Capitale è in corso un
progetto volto al recupero dei farmaci non utilizzati. Dalle percentuali,
frutto della domanda intercettata dal Banco, la Capitale risulta una delle
grandi aree metropolitane con il maggiore incremento percentuale del disagio
economico che porta all'impossibilità di potere acquistare i farmaci''.
(Paola Lo Mele - www.ansa.it)
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