FATTI E PERSONE

Agricoltura, la "banca della terra" muove i primi passi: approvato il regolamento

La "banca della terra", prevista dalla legge regionale toscana 80/12,  sta per diventare operativa. E' stata infatti approvata dalla giunta regionale  la delibera presentata dall'assessore all'agricoltura e foreste, Gianni Salvadori, con la proposta di regolamento per  l'utilizzazione dei terreni che risultano "abbandonati" o "incolti" , proposta che ora  verrà trasmessa alle commissioni competenti del Consiglio regionale.
Il regolamento, predisposto di concerto con l'Ente Terre Regionali Toscane, detta la disciplina delle norme tecniche per il censimento dei terreni che risultano  "abbandonati" o "incolti", il procedimento per il censimento e per l'inserimento dei terreni  nella "banca della terra", nonché le procedure per la richiesta di assegnazione e di rimessa a coltura dei terreni.
"Grazie a questo regolamento – spiega l'assessore Salvadori -  i Comuni, con il supporto delle Unioni dei Comuni, delle Province e di ARTEA (l'ente toscano per le erogazioni in agricoltura), potranno verificare  la presenza sul proprio territorio di terreni non più utilizzati che potranno essere inseriti all'interno della "banca della terra" e torneranno ad essere produttivi.  
La "banca della terra" è nata infatti  proprio  per mettere a  disposizione  di chi vuole lavorare ma non ha la disponibilità della terra,  i terreni delle aziende agricole di proprietà pubblica (ma anche  privata) che possono essere dati in  affitto o in  concessione ad imprenditori agricoli, ed in particolare a giovani imprenditori. Nella "banca" possono rientrare  anche  i terreni agricoli resi temporaneamente disponibili (appunto i terreni incolti e/o abbandonati) che saranno così messi  nuovamente a  coltura – conclude -  determinando anche, come conseguenza, un importante incremento dei livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio."
Una volta completata l'operazione di  censimento e l'inserimento in "banca della terra "dei terreni gli interessati  possono fare richiesta di assegnazione all'Ente Terre di Toscana, inoltrando uno specifico piano di sviluppo. Avranno priorità: 1° i minori di 40 anni che siano imprenditori agricoli professionali singoli o associati e i coltivatori diretti; 2°gli imprenditori agricoli professionali singoli o associati e i coltivatori diretti maggiori di 40 anni; 3° gli imprenditori agricoli non professionali minori di 40 anni; 4° gli imprenditori non professionali maggiori di 40 anni.
Espletata l'istruttoria delle richieste l'Ente comunicherà gli esiti al Comune che procederà alla occupazione temporanea,  e non onerosa,  dei terreni assegnandoli al richiedente, che è tenuto a coltivarli nei modi e nei tempi specificati nel piano di sviluppo.
Al proprietario del fondo spetterà un canone, che sarà  determinato dall'Ente Terre di Toscana in base ai criteri definiti nel regolamento. L'importo del canone, in ogni caso,  potrà  essere determinato anche di comune accordo fra il proprietario e l'assegnatario. (Laura Pugliesi - www.toscana-notizie.it)

 


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