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FATTI E
PERSONE
Contro il Made in Italy «taroccato»
agricoltori bergamaschi in campo
Nei giorni 4 e 5 dicembre prossimi le campagne bergamasche si svuoteranno
perché sono numerosissimi gli agricoltori che stanno aderendo alla
mobilitazione promossa da Coldiretti in difesa del Made in Italy e dell’agricoltura
italiana e che confluiranno al valico del Brennero e a Reggio Emilia per
far sentire la loro voce durante la “Battaglia di Natale: scegli
l’Italia”.
“Scendiamo nuovamente in campo – spiega il presidente di Coldiretti
Bergamo Alberto Brivio - per difendere l’economia e il lavoro dalle
importazioni di bassa qualità che varcano le frontiere per essere
spacciate come italiane. L’agroalimentare è una componente
fondamentale per il nostro Paese e vogliamo fermare i fenomeni dell’agropirateria,
delle frodi e delle ‘clonazioni’ che rappresentano non solo
una grave minaccia per le nostre imprese agricole ma per tutta la comunità
in quanto in quanto impoveriscono i nostri territori e sono un inganno
per i consumatori”.
Per entrambi i giorni al presidio del Brennero (il campo base sarà
all’area di parcheggio “Brennero” al km 1 dell’autostrada
del Brennero – direzione sud (Austria-Italia), gli agricoltori guidati
dal presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo verificheranno
con le forze dell’ordine autobotti, camion frigo, container per
smascherare il “finto Made in Italy” diretto sulle tavole
in vista del Natale, all’insaputa dei consumatori per la mancanza
di una normativa chiara sull’obbligo di indicare l’origine
degli alimenti. Il 4 dicembre invece nel centro della Food Valley italiana,
a Reggio Emilia, manifesteranno per salvare il vero prosciutto italiano
assunto a simbolo della difesa del Made in Italy nei confronti delle imitazioni
provenienti dall’estero.
“Ogni giorno – denuncia Brivio - giungono in Italia miliardi
di litri di latte, cagliate e polveri, ma anche milioni di cosce di maiale
per fare i prosciutti, conserve di pomodoro, succhi di frutta concentrati
e altri prodotti che stanno provocando la chiusura delle stalle e delle
aziende agricole con la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ringrazio
anticipatamente le forze politiche che stanno condividendo la nostra azione
e i rappresentati delle istituzioni bergamasche che hanno dato il proprio
sostegno all’iniziativa promossa da Coldiretti e che a Reggio Emilia
sfileranno al fianco degli agricoltori”. ( www.ecodibergamo.it)
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