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FATTI E
PERSONE
La vendita diretta non conosce crisi, +53% degli acquisti dal
produttore
In controtendenza rispetto all’andamento generale del
commercio al dettaglio rilevato dall’Istat volano gli acquisti diretti
dal produttore con un aumento del 53 per cento rispetto allo scorso anno
degli acquisti nei mercati degli agricoltori, dove nel 2011 hanno fatto
la spesa ben 9,2 milioni di italiani che hanno tagliato le intermediazioni
pur di non rinunciare alla qualità a tavola.
E’ quanto emerge dal primo rapporto
sul “Boom degli acquisti diretti: la ricetta anticrisi degli italiani”
presentato all’Assemblea nazionale degli Agrimercati di Campagna
Amica della Coldiretti a Roma in via XXIV Maggio 43 dove è
stato aperto il primo Salone del Wellness in campagna alla presenza del
Ministero delle Politiche Agricole Mario Catania e del presidente della
Coldiretti Sergio Marini.
In pochi anni sono nati in Italia 878 mercati degli agricoltori (cosiddetti
Farmers market) dove sono coinvolti 20.800 produttori agricoli che hanno
creato nuove opportunità di lavoro per 3.500 persone. Un risultato
reso possibile grazie al grande successo decretato dai consumatori italiani
che nel 2011 hanno fatto acquisti per la cifra di 489 milioni di euro
(+53 per cento rispetto all’anno precedente), un tasso di crescita
decine di volte superiore a quello dei discount.
La migliore performance realizzata da una innovazione commerciale in tempo
di crisi trova il sostegno delle istituzioni con il Ministro delle politiche
agricole alimentari e forestali, Mario Catania che ha presentato le novità
introdotte nel decreto semplificazione per favorire la vendita diretta
anche fuori dall'azienda agricola con il semplice invio di una comunicazione.
“L’esperienza dei mercati degli agricoltori dimostra che,
nonostante la crisi, c’è spazio per crescere con l’innovazione
in un sistema distributivo ingessato da anni - ha affermato il presidente
della Coldiretti Sergio Marini -. La concorrenza ha creato migliaia di
nuove occasioni di lavoro e interessanti opportunità di spesa per
i cittadini che hanno premiato un modello che valorizza il Made in Italy
e garantisce sicurezza, qualità e rispetto dell’ambiente
al giusto prezzo”.
I mercati degli agricoltori sono inseriti in una rete di vendita diretta
sul territorio della quale fanno parte 3.972 aziende agricole, 670 agriturismi,
878 mercati, 163 botteghe per un totale di 5.683 punti vendita di campagna
Amica ai quali si aggiungono 30 ristoranti.
A fare la spesa direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori
sono per il 68 per cento donne con una presenza maschile molto più
elevata rispetto alla media, il livello di istruzione è medio alto
per il 68 per cento degli acquirenti. L’età è inferiore
ai 54 anni nel 64 per cento dei casi mentre lo status sociale ed economico
è medio alto nell’82 per cento dei casi, secondo l’indagine
Coldiretti/Swg.
Un risultato che evidenzia come il risparmio sia solo una delle ragioni
che spinge all’acquisto e che la scelta è fortemente condizionata
dalla ricerca di cibi sani, di informazioni sui prodotti e dal bisogno
di essere rassicurati su quello che si mette nel piatto. Non è
un caso che il tempo di permanenza è in media di 35 minuti, molto
elevato se si tiene conto che si tratta spesso di strutture di dimensioni
contenute.
I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna
Amica sono nell’ordine la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi,
il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i
biscotti ed i legumi, ma non manca l’interesse per i prodotti non
alimentari come ad esempio gli agricosmetici: da quelli al latte d’asina
a quelli allo spumante.
Estremamente elevato il grado di soddisfazione che è alto per il
77 per cento degli acquirenti. Il giudizio positivo è confermato
dal fatto che in ben nove casi su dieci i clienti consigliano questa forma
di acquisto ad altri, con il passaparola. (http://www.ilpuntocoldiretti.it)
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