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FATTI E
PERSONE
Taglia gli sprechi a tavola il 57 % degli italiani?
I "trucchi" delle famiglie per risparmiare senza
rinunciare alla qualità
Il 57 per cento degli italiani ha ridotto lo spreco di cibo per effetto
della crisi. E’ quanto emerge dalla presentazione dei risultati
di una indagine Coldiretti-Swg su come sono cambiati i comportamenti d’acquisto
con la crisi, dalla quale si evidenzia che ben tre italiani su quattro
(72 per cento) prestano una maggiore attenzione alla spesa rispetto al
passato. Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 47 per cento lo ha
fatto – sottolinea la Coldiretti - facendo la spesa in modo più
oculato, il 31 per cento riducendo le dosi acquistate, il 24 per cento
utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento
guardando con più attenzione alla data di scadenza. Si tratta -
sostiene la Coldiretti - di una tendenza positiva in un Paese come l’Italia
dove a causa degli sprechi dal campo alla tavola viene perso cibo per
oltre dieci milioni di tonnellate per un valore stimato in 37 miliardi.
Dopo anni - continua la Coldiretti - si inverte la tendenza e aumenta
il tempo dedicato dalla maggioranza degli italiani (55 per cento) a fare
la spesa. Il 61 per cento degli italiani - precisa la Coldiretti - confronta
con più attenzione i prezzi, il 59 per cento guarda alle offerte
3 x 2 ma ben il 43 per cento si accerta comunque della qualità
dei prodotti e una percentuale analoga verifica la provenienza. Emerge
una tendenza alla ricerca del miglior rapporto prezzo qualità per
l’alimentazione davanti alla vastità dell’offerta sugli
scaffali ma - continua la Coldiretti - solo l’16 per cento degli
italiani dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari.
La consapevolezza dell’importanza dell’alimentazione è
evidente, se confrontata ad altri beni di consumo come – precisa
la Coldiretti - l’abbigliamento, per il quale ha ridotto la spesa
il 51 per cento, o le vacanze (50 per cento) o, ancora, i beni tecnologici
(34 per cento).
In Italia la tavola è - sottolinea la Coldiretti - una componente
importante della spesa familiare con un valore per famiglia che è
stato di 467 euro al mese nel 2010, pari al 19 per cento del totale. Non
sprecare il cibo, in tempo di crisi è una scelta di sobrietà
che - continua la Coldiretti - non solo è un modo per risparmiare
senza rinunciare ad ingredienti di qualità, ma è anche un
impegno concreto per l’ambiente con una minore produzione di rifiuti,
il cui smaltimento rappresenta oggi uno dei principali problemi delle
economie sviluppate.
I piatti antispreco che è possibile realizzare aguzzando l’ingegno
- sostiene la Coldiretti - sono tanti, basta solo un po’ di estro
e passione per la buona tavola per ottenere ottimi risultati. Con gli
scarti degli alimenti per esempio è possibile realizzare squisite
portate, si va da un gustoso risotto cucinato con i gambi e foglie di
carciofo ad un succulento sformato di finocchi che utilizza le foglie
esterne e i ciuffi verdi dei finocchi da unire ad un po’ di formaggio
grattugiato e mollica di pane che di solito viene buttata via. Se avanza
del pane, invece, si può optare per la più classica panzanella
aggiungendo semplici ingredienti sempre presenti in ogni casa come pomodoro
olio e sale o bollirlo insieme a della verdura per realizzare un tradizionale
pane cotto e rape, tipico della cucina meridionale. E ancora si può
cucinare senza spreco un’ottima frittata di maccheroni che unisce
ai carboidrati della pasta avanzata dal giorno prima le proteine dell’uovo
per un piatto unico, molto nutriente o classiche polpette recuperando
della carne macinata avanzata semplicemente aggiungendo uova, pane duro
e formaggio o la pizza rustica per consumare le verdure avanzate avvolgendole
in una croccante sfoglia e per non buttare via la frutta basta cuocerla
e trasformarla in marmellata o semplicemente comporla in una squisita
macedonia. Alcuni piatti poi - conclude la Coldiretti - come la tradizionale
ribollita che utilizza cibi poveri come fagioli, cavoli, carote, zucchine,
pomodori e bietole già cotte da unire al pane raffermo, i canederli
trentini o la pinza veneta rappresentano non solo una valida soluzione
per non gettare nella spazzatura gli avanzi ma aiutano anche a non far
sparire tradizioni culinarie del passato con ricette storiche divenute
simbolo della cultura enogastronomica e del territorio italiano. (www.coldiretti.it)
COSA HAI FATTO PER RIDURRE LO SPRECO ?
Spesa in modo più oculato
47 per cento
Riducendo le dosi acquistate
31 per cento
Utilizzando quello che avanza
24 per cento
Più attenzione alla data di scadenza
18 per cento
Fonte: Indagine Coldiretti/Swg
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