FATTI E
PERSONE
In Italia sovrapprezzo del 6% in più rispetto a Ue
Non è solo lo spread, il differenziale
di tassi tra Btp e Bund, ad all’allontanare l’Italia dall’Europa
ma anche il sovrapprezzo che i cittadini nazionali devono pagare per gli
alimenti che costano il 6 per cento in più rispetto alla media
dell’Unione Europea mentre ristoranti e hotel sono più cari
dell’8 per cento.
E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei
dati Eurostat relativa al livello dei prezzi nei Paesi dell’Unione
Europea nel 2011.
Se in generale i prezzi in Italia sono superiori alla media del 3 per
cento a quelli comunitari ad essere a più buon mercato - sottolinea
la Coldiretti - è solo l’abbigliamento (-1 per cento). Ad
essere più costosi sono infatti anche - continua la Coldiretti
- gli apparecchi elettronici (+7 per cento) e gli alcolici ed i tabacchi
(+3 per cento) mentre in media perfetta sono i costi per i mezzi di trasporto.
La ragione del fatto che il differenziale più elevato si registri
per i prezzi dei prodotti alimentari e per i ristoranti va ricercata anche
- sostiene la Coldiretti - nelle distorsioni presenti nel passaggio degli
alimenti dal campo alla tavola considerato che i prezzi alla produzione
agricola sono spesso determinati a livello comunitario se non addirittura
internazionale come nel caso dei cereali. Esiste peraltro - conclude la
Coldiretti - una forte variabilità di prezzi dei prodotti alimentari
al consumo all’interno dell’Unione con in testa la Danimarca
dove costano il 36 per cento in più rispetto alla media e la Bulgaria
dove costano invece il 33 per cento in meno. (www.agenparl.it)
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