FATTI E PERSONE

Semplificazioni: agriturismi nelle terre confiscate


Coldiretti commenta con favore l'approvazione del decreto semplificazioni che contiene anche "positive misure per ridurre la burocrazia cui sono soggette le imprese agricole e per alleggerire gli adempimenti amministrativi necessari per l'avvio dell'attività di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli in forma itinerante". E' importante, si legge in una nota "che i tanti terreni agricoli confiscati alla malavita possano diventare agriturismi condotti da cooperative di giovani che sempre più numerosi sono alla guida di tipo di attività". Nel decreto, prosegue Coldiretti, si prevede che "i beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata individuati dall'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, che hanno caratteristiche tali da consentirne un uso agevole per scopi turistici possono essere dati in concessione a cooperative di giovani di età non superiore a 35 anni". Secondo uno studio di Coldiretti sono 2.287 i terreni agricoli, con fabbricati rurali ed edificabili, sequestrati alla mafia che rappresentano quasi un quarto dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata sulla base dei dati contenuti nella relazione del Commissario straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati ad organizzazioni criminali. "D'altra parte l'agriturismo continua a rappresentare una attività imprenditoriale in continua crescita con le aziende agricole autorizzate all'esercizio dell'agriturismo che secondo l'Istat, sfiorano le 20 mila unità (19.973) nel gennaio 2011, in aumento del 5% rispetto all'anno precedente, ma praticamente raddoppiate negli ultimi dieci anni. Il costo dell'azienda agricola rappresenta il maggiore vincolo all'apertura dell'attività soprattutto per i giovani e per questo è stata prevista la misura nel decreto legge del Governo". (www.agi.it)




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