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FATTI E
PERSONE
Inflazione: con il caldo “boom” dei prezzi al consumo
di gelati e frutta
La Cia commenta i dati definitivi diffusi oggi dall’Istat: l’arrivo
in Italia di anticicloni africani come “Scipione” fa volare
la domanda di prodotti rinfrescanti. E inevitabilmente si alzano anche
i listini al supermercato. Sui campi, invece, la situazione per gli agricoltori
resta difficile.
Il caldo torrido di giugno ha messo le ali alla domanda di gelati e di
frutta fresca e immancabilmente sono lievitati di conseguenza anche i
listini sugli scaffali. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori,
commentando i dati definitivi sui prezzi al consumo diffusi oggi dall’Istat.
L’arrivo in Italia degli anticicloni di origine sahariana come “Scipione”
e “Caronte”, che hanno portato di colpo le temperature a 35-40
gradi, hanno spinto in alto gli acquisti di gelato e di frutta, i prodotti
più rinfrescanti e dissetanti per combattere l’afa e i colpi
di calore -spiega la Cia- con un incremento anche del 20 per cento dei
consumi soprattutto nelle località di mare, nelle città
d’arte e nei grandi centri urbani.
Ma, come spesso succede, con l’aumento della domanda è cresciuto
anche il prezzo al consumo. A giugno, infatti, i listini dei gelati hanno
registrano un rialzo dello 0,3 per cento rispetto al mese scorso e dell’1,4
per cento su base annua. Più sostenuta la crescita dei listini
al supermercato della frutta, che hanno segnato un incremento del 9,4
per cento rispetto a maggio e del 3,1 per cento nel confronto con lo stesso
periodo del 2011.
Più in generale, a giugno i prezzi al consumo degli alimentari
non lavorati sono saliti del 2,6 per cento a livello tendenziale. Una
situazione che non trova corrispondenza nei listini praticati sui campi.
Infatti -osserva la Cia- nello stesso mese i prezzi alla produzione pagati
agli agricoltori sono calati dello 0,3 per cento annuo, con un crollo
soprattutto per l’olio d’oliva (-31,2 per cento) e per i cereali
(-18,9 per cento). (www.cia.it)
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