FATTI E PERSONE

Prezzi al consumo
COPAGRI: nuovo record del carrello della spesa, con l'agricoltura estranea, sono ancora i beni energetici a farla da padrone.

Ancora una volta il carrello della spesa, i prodotti acquistati con maggior frequenza tra i quali gli alimentari, stabilisce un nuovo aumento record posizionandosi su un tasso del 4,7% rispetto allo scorso anno.
Non è l'agricoltura ad incidere su tale tendenza – sottolinea la COPAGRI analizzando i dati definitivi dei prezzi al consumo diffusi oggi dall'ISTAT. Il settore agricolo, casomai, continua ad essere soffocato dal costante allargamento della forbice tra la diminuzione dei prezzi all'origine e l'aumento dei costi produttivi e di gestione delle aziende, ai quali vanno aggiunti gli oneri fiscali, contributivi e burocratici.
Ancora una volta a spingere verso l'alto i prezzi al consumo sono i beni energetici, tanto nel comparto regolamentato quanto in quello non regolamentato. Per intenderci meglio le tariffe per l'energia elettrica e il gas per uso domestico sono aumentate del 2,3% rispetto ad un mese fa e del 13,5% rispetto allo scorso anno; quelle dei carburanti del 2,2% su marzo 2012 e del 17,2% sul 2011.
Occorre chiarire, dunque, che mentre l'agricoltura continua a svolgere un ruolo deflazionistico, con prezzi all'origine che alternano momenti di stabilità a fasi di significativa contrazione, sono altre le ragioni che vanno a pesare sulle spese essenziali dei consumatori, tra i quali – giova ricordare - vanno compresi anche gli agricoltori che così continuano a subire due volte l'escalation dei prezzi.
A ciò va aggiunto il perdurare di una filiera eccessivamente dilatata, contro la quale si attende con fiducia l'applicazione di quanto previsto dal decreto sulle liberalizzazioni in materia di relazioni commerciali ed altre misure che sulla stessa falsariga siano in grado di contribuire a determinare trasparenza ed equità nella redistribuzione del reddito all'interno della filiera.

Info: Federico Sesti
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