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FATTI E
PERSONE
Da agrigelato a sommelier della frutta i nuovi mestieri del gusto
Censiti dalla Coldiretti attraverso le idee imprenditoriali innovative.
Dall'agrigelato al sommelier della frutta,
ma anche l'affinatore di formaggi, il birraio a chilometri zero o l'alchimista
di campagna. Sono numerosi i nuovi mestieri del gusto censiti dalla Coldiretti
attraverso le idee imprenditoriali innovative che si moltiplicano per
rispondere alla nuova domanda alimentare.
Alla cascina San Pé a Poirino, in provincia di Torino, per esempio,
produce 'latte alta qualità' che in parte trasforma in gelato,
organizzando visite guidate per far vedere alle scolaresche tutto il processo
di trasformazione. Il giro in azienda comprende la visita alla stalla
con circa duecento bovini e alla nursery con i vitellini neonati per chiudersi
in sala di mungitura dove ogni giorno si mungono circa 20 quintali di
latte, in parte utilizzato per i gelati. La visita guidata prosegue al
laboratorio di gelateria dove è possibile assistere alla trasformazione
del latte in gelato con relativa spiegazione (no coloranti, no conservanti,
biodiversità, alimenti in base alle stagioni ecc.) e degustazione
finale del gelato di fiordilatte appena fatto. Vengono usati solo i migliori
ingredienti, ovviamente naturali e gran parte della produzione del proprio
frutteto.
Mentre il 'sommelier della frutta' è una nuova figura professionale
nata grazie a Onafrut della Coldiretti, la prima associazione nazionale
assaggiatori della frutta. I sommellier della frutta si propongono di
insegnare, alle nuove generazioni e non, a riconoscere varietà,
grado di maturazione, sapore, colore, origine e profumo di mele, pere,
pesche e anche dei piccoli frutti. Ma c'è di più, e chi
punta al titolo di 'maestro assaggiatore', il grado più alto della
categoria, può frequentare corsi tenuti da docenti universitari
ed esperti in analisi sensoriale e aspirare, grazie a queste conoscenze,
di trasformare un hobby in un vero e proprio lavoro.
Ancora, Renata Madaio, in Campania, fa l'affinatore di formaggi: è
un mastro casaro più evoluto perché lavora il latte direttamente
in alta montagna e 'concia' il formaggio per renderlo davvero unico. Affinare
un formaggio vuol dire portare il prodotto, dopo la fase di stagionatura,
a una qualità superiore e a un gusto tipico ed esclusivo del territorio
di provenienza. L'azienda di solito, infatti, acquista il latte dagli
allevatori della zona che vivono in alta montagna e trasforma il loro
latte direttamente in quota, appena munto. Poi, il formaggio fresco di
giornata viene portato nei laboratori aziendali dove i formaggi vengono
riposti nelle cantine e girati e ripuliti ogni mattina, uno ad uno.
Saverio Denti, in Emilia Romagna, invece, ha recuperato l'assenzio tanto
amato dai poeti maledetti, ma anche tanto perseguitato nei secoli. E,
così, attraverso diverse e interessanti sperimentazioni di essenze
nasce l'assenzio del 'Mistico speziale', speciale distillato composto
da anice verde, finocchio, artemisia, melissa e issopo, tutte erbe coltivate
nei terreni dell'azienda. Nei laboratori aziendali le erbe, come un tempo,
attraversano la macerazione e vengono alloggiate nei preziosi alambicchi
con alcol a 85 gradi, poi vengono distillati, tutto attraverso un'esclusiva
lavorazione manuale.
E c'è anche Vito Pagnotta, in Campania, che, nell'azienda dove
si produceva il grano, oggi fa nascere con il sostegno della Coldiretti
un'ottima birra artigianale. L'azienda punta sulla ricerca e sulla qualità,
trasformando i propri cereali nella materia prima per la produzione artigianale
della birra. (www.adnkronos.com)
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