|
FATTI E
PERSONE
Crisi: pausa pranzo in ufficio per un italiano
su due
Meno spese e più attenzione alla qualità del
cibo, con prodotti in scatola, frutta e verdura.
Addio bar, ristoranti e self service, è boom per la pausa
pranzo fai da te. Complice la crisi, gli italiani scelgono il risparmio
e sempre più spesso decidono di consumare i propri pasti sul luogo
di lavoro. Una scelta gradita non solo al portafoglio ma anche alla salute,
con più attenzione alla varietà e alla qualità dei
cibi: grazie all'impiego di prodotti in scatola, infatti, pesce, carne
e verdure sorpassano panini e pizzette.
A segnalare la nuova tendenza è un'indagine sulle abitudini in
pausa pranzo condotta dal sito internet Occhio al Trend su un campione
di 600 lavoratori di età compresa tra i 20 e i 55 anni.
Stando ai dati raccolti, più di un italiano su due (il 53% del
campione) si porta il pranzo da casa.
I vantaggi? Innanzitutto il risparmio economico (46%), seguito dalla volontà
di consumare pasti più sani ed equilibrati (29%) e dall'opportunità
di disporre di una maggiore varietà e scelta (19%).
Insomma, cambiano le abitudini e cresce la voglia di cucina da ufficio,
con preparazioni veloci da gustare, e magari condividere, con i colleghi.
E così i luoghi deputati al consumo del break di mezzogiorno diventanto
sale riunioni e open space (31%), ma anche le stesse scrivanie (22%),
ormai più frequentate di bar (19%) e punti di ristoro self service
(16%).
Del resto, come confermano le rilevazioni di Adusbef e Federconsumatori,
i costi della pausa pranzo sono aumentati drasticamente negli ultimi anni:
il prezzo di una bottiglia d'acqua da mezzo litro, ad esempio, negli ultimi
dieci anni è cresciuto del 217%, e quello della classica 'pizzetta'
del 199%, dai 77 centesimi del 2001 ai 2,30 euro del 2011. Facendo bene
i conti il costo per un veloce pasto comprensivo di acqua, frutta o dolce
si attesta mediamente tra i 5 e i 12 euro, per una spesa complessiva che
può facilmente superare i 150 euro al mese.
Ma quanto si può risparmiare preparando i propri pasti da consumare
in ufficio?
“Con un po' di creatività e un salto veloce al supermercato
è possibile allestire un gustoso pranzo con pochi euro e in pochi
minuti – spiega lo Chef Marco Squizzato, diventato un vero e proprio
fenomeno su Youtube e Facebook grazie alle sue video ricette creative,
realizzabili da chiunque con facilità utilizzando per lo più
ingredienti in scatola -. Con le scatolette, ad esempio, si può
risparmiare anche preparando il pranzo direttamente sul luogo di lavoro,
senza frigorifero né cucina a disposizione: un timballo di carne
ai sapori mediterranei si realizza in meno di 10 minuti, con un costo
di circa 3 euro”.
I conti sono presto fatti, il risparmio ottenuto con la preparazione di
piatti “fai da te” con cibo in scatola può comportare
una riduzione dei costi del 30%-50%. E non a caso proprio i prodotti in
scatola risultano essere tra gli ingredienti più graditi dagli
italiani che pranzano in ufficio con il 26% di preferenze (secondi soltanto
a pasta e riso, al primo posto con il 33%): privi di conservanti, offrono
una grande varietà di alternative con carne, pesce e verdure spesso
pronte per l'uso anche senza cottura. Assai apprezzate anche soluzioni
più leggere come yogurt e frutta fresca (18%).
Per ulteriori informazioni:
Black & White Comunicazione
Andrea Schiesaro a.schiesaro@bwcomunicazione.it
Tel. 02 36507205 – Cell. 339 4330069
Torna all'indice di ASA-Press.com
|
|
|