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FATTI E
PERSONE
Inflazione 2011
Confagricoltura: “nell’anno degli aumenti record, i prezzi
di frutta e verdura calano del 2,3%”
“I peperoni i produttori li hanno venduti ad una quotazione che
è la metà dell’anno scorso, le zucchine (tante volte
in passato prese ad esempio di rincari selvaggi al consumo) hanno un prezzo
all’origine che è sceso del 71%. Nell’anno degli aumenti
record per il carrello della spesa degli Italiani l’agricoltura
registra solo minori entrate e maggiori costi produttivi”. Questo
il commento di Confagricoltura ai dati Istat sull’inflazione nel
2011.
Per il carrello della spesa gli Italiani nel 2011 hanno speso il 3,5%
in più, un aumento che non si registrava così pesante dal
2008. Sui portafogli dei consumatori hanno pesato notevolmente gli aumenti
della benzina (+15,8%), ma hanno dato un grande sollievo le riduzioni
dei prezzi della frutta fresca (-2,3%). Sottolinea ancora Confagricoltura
e prosegue: “E’ un dato importante che conferma il contributo
anti-inflattivo del settore agricolo che però non riesce a far
quadrare i conti. Le aziende si dibattono tra quotazioni all’origine
in calo e aumenti dei costi”.
Confagricoltura, pone in evidenza i dati dell’Osservatorio Prezzi
e Tariffe del Ministero dello Sviluppo Economico con le quotazioni all’origine
dei prodotti ortofrutticoli rilevate nella terza settimana di dicembre.
Quella settimana, nonostante l’imminenza del Natale, rispetto all’anno
prima, i prezzi al produttore, dei kiwi sono calati del 19%, dei mandarini
del 15%, delle mele del 5%, delle pere del 37%, dei carciofi 13%, dei
cavolfiori del 29%, delle cipolle del 35%.
“A fronte di ciò gli aumenti dei costi di produzione, come
il gasolio (+24,3% su base annua, in base ai dati Istat) che incide fortemente
sulla spesa energetica e dei trasporti delle aziende agricole”.
Confagricoltura
Direzione Comunicazione Istituzionale
Tel. 06.68.52.358
E-mail: immagine@confagricoltura.it
URL: www.confagricoltura.it
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