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FATTI E
PERSONE
Grandine in Valtellina: distrutti 7 milioni di chili di mele Igp
Il maltempo con i nubifragi che si sono
abbattuti con vento e grandine a macchia di leopardo nelle campagne del
nord Italia hanno provocato milioni di euro di danni alle coltivazioni
come il tornado che ha distrutto quasi 7 milioni di chili di mele Igp
in Valtellina, radendo al suolo 30 mila metri quadrati di frutteti con
danni attorno ai 2,5 milioni di euro.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti. La grandine
- sottolinea l'associazione di categoria - è la piuù temuta
dagli agricoltori in questa fase stagionale per i danni irreversibili
che provoca alle coltivazioni in piena produzione con le zone più
colpite in Valtellina con devastazioni che vanno dall’80 al 100
per cento delle coltivazioni. Dopo un mese di giugno con il 70 per cento
di precipitazioni in meno rispetto alla media, la pioggia - precisa la
Coldiretti - è attesa nelle campagne, ma per essere utile deve
cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto
se accompagnati da grandine, provocano gravi danni alle colture, come
purtroppo e’ accaduto. A causa della siccità il mais è
la coltura agricola più colpita con le piante appassite in decine
di migliaia di ettari che non potranno neanche essere raccolte, ma danni
pesanti sono stimati anche per il pomodoro destinato alla trasformazione
industriale per la produzione di passate, polpe e sughi con un crollo
del 25 per cento in media al sud sulla produzione attesa, anche se la
qualità resta buona.
La mancanza di precipitazioni ha ridotto la produzione anche dell’erba
medica, foraggio necessario per l’alimentazione degli animali nelle
stalle e quella di altre coltivazioni come il girasole e le bietole, ma
a soffrire sono anche le verdure e la frutta per effetto della cosiddetta
evapotraspirazione (la perdita di acqua dal terreno e dalle piante) che
con le temperature bollenti ha raggiunto livelli che - continua la Coldiretti
- si registrano normalmente a fine luglio/agosto. L`andamento climatico
di questi giorni conferma - conclude la Coldiretti - l`anomalia di un
2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali
e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. Una situazione frutto
dei cambiamenti climatici in atto che - conclude la Coldiretti - si manifestano
in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi,
sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge,
il tutto nell’ambito di una tendenza al surriscaldamento. (www.corriereortofrutticolo.it)
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