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FATTI E
PERSONE
Crisi: Coldiretti, da “porta a porta” a “Gas" vola
spesa alternativa
Dalle vendite porta a porta ai gruppi
di acquisto solidale (Gas) fino alla spesa a chilometri zero direttamente
dal produttore con la crisi vola la spesa alternativa in netta controtendenza
rispetto alle difficoltà del dettaglio tradizionale. E’ quanto
emerge da una analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che parallelamente
agli acquisti a domicilio aumenta anche chi preferisce fare la spesa direttamente
dai produttori nelle aziende agricole o nei mercati di campagna amica
dove hanno fatto la spesa oltre 9 milioni di italiani. Una tendenza positiva
- sottolinea la Coldiretti - come quella registrata dalla vendita del
cibo a domicilio che ha chiuso il 2011 con un aumento del giro d'affari
del 3,4% rispetto al 2010, assestandosi oltre 223 milioni di euro. Sono
inoltre diventati oltre 800 - sottolinea la Coldiretti - i gruppi di acquisto
solidale (Gas) strutturati presenti lungo tutto il territorio nazionale
anche se una maggiore concentrazione si segnala in Lombardia, Toscana,
Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.
Negli ultimi 3 anni - continua la Coldiretti - sono peraltro raddoppiati
i gruppi di acquisto formati da condomini, colleghi, parenti o gruppi
di amici che decidono di fare la spesa insieme per ottenere condizioni
vantaggiose, ma soprattutto per garantirsi la qualità degli acquisti.
Accanto a queste realtà che dispongono di una vera e propria struttura
organizzativa, si contano - sottolinea la Coldiretti - decine di migliaia
di iniziative spontanee che “nascono” e “muoiono”
in continuazione nei palazzi, nei posti di lavoro, nei centri sportivi
e ricreativi sulla base di semplici accordi verbali. Un crescente numero
di gruppi di acquisto nasce in realtà per assicurarsi - continua
la Coldiretti - l'origine, la genuinità dei prodotti che si portano
in tavola.
Un obiettivo che spesso viene soddisfatto attraverso acquisti di prodotti
a chilometri zero offerti anche attraverso l’unica rete di vendita
diretta certificata sul territorio che ha fatto segnare un fatturato di
489 milioni di euro solo negli 878 mercati ai quali si aggiungono 3.972
aziende agricole, 670 agriturismi, 163 botteghe per un totale di 5.683
punti vendita di campagna Amica. Nei mercati degli agricoltori di Campagna
Amica - precisa la Coldiretti - si trovano prodotti locali del territorio
che non devono affrontare lunghi e costosi trasporti, messi in vendita
direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali
e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo
di un ente terzo. Un’alternativa ai normali acquisti in un paese
come l’Italia dove - conclude la Coldiretti - l’88 per cento
delle merci viaggia su strada e si stima che un pasto percorra in media
quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole, con effetti sui
prezzi e sull’inquinamento ambientale. (www.coldiretti.it)
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