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FATTI E
PERSONE
Maltempo: coldiretti, danni per 300 mln nelle campagne italiane
La mappa dei danni: Lazio, Abruzzo, Marche e Sardegna sono
le regioni più colpite
In soli quindici giorni il maltempo ha provocato danni per quasi 300 milioni
di euro all’agricoltura italiana con le regioni Lazio (35), Abruzzo
(32), Marche (30) e Sardegna (30) che hanno dovuto pagare il conto maggiore
anche se è stata colpita l’intera penisola, dal Piemonte
(15) alla Sicilia (10). E’ quanto emerge dal primo bilancio dei
danni provocati dal maltempo nelle diverse regioni italiane presentato
dal presidente della Coldiretti Sergio Marini. “Di fronte ad una
emergenza di tale entità è necessario attivare tutti gli
strumenti disponibili e verificare se ci sono le condizioni per un intervento
straordinario del fondo di solidarietà dell’Unione Europea
per affrontare un danno diffuso su tutto il territorio che è purtroppo
destinato ad incidere sulla ripresa economia del Paese”, ha affermato
Marini. Distruzione di quasi duecentomila tonnellate di verdure ed altri
prodotti deperibili, crolli per il freddo della produzione di latte per
un totale stimabile in almeno 25 milioni di litri, aumento esponenziale
dei costi di riscaldamento in serre e stalle sono - sottolinea la Coldiretti
- alcune delle conseguenze sul sistema produttivo agricolo provocate dal
gelo e dalla neve.
Ma dati allarmanti - prosegue la Coldiretti - arrivano soprattutto sul
piano strutturale con centinaia di edifici rurali e stalle crollate e
migliaia di animali da allevamento morti tra mucche, cavalli, pecore,
conigli e polli. Il fatto che le temperature minime siano rimaste cosi
basse per un periodo relativamente lungo fa accrescere le preoccupazioni
per gli effetti che potrebbe aver provocato in determinate zone sulle
piante coltivate, dall’ulivo alla frutta. La sopportazione media
delle piante al freddo va in via molto indicativa – afferma la Coldiretti,
da –3 a –5 per gli agrumi, da -10 -12 per l’ulivo, da
-16-18 per la vite, da –18-22 per drupacee quali ciliegio, albicocco
e mandorlo, da-22 a-25 per pomacee, quali per e melo. I danni alle piante,
che potranno però essere verificati definitivamente solo nei prossimi
giorni, sono destinati a compromettere le produzioni nel tempo poiché
- continua la Coldiretti - occorrono anni prima che prima che si possa
sostituire la pianta e che quella nuova inizi a produrre.
Il Lazio, con una stima di 35 milioni di danni è stata la regione
maggiormente colpita dal maltempo e soprattutto dalla neve che ha provocato
l’isolamento di numerose aziende e il crollo di stalle e capannoni.
I guasti peggiori si sono avuti in provincia di Frosinone dove è
pesante la perdita di animali. Simile la situazione dell’Abruzzo
dove oltre la metà dei danni subiti (in totale 32 milioni) va collegata
a crolli per il peso della neve e alla morte di animali, con numerosi
capi bovini e pecore disperse. In Sardegna, dove il freddo di febbraio
è stato decisamente eccezionale, oltre ai danni alla zootecnia
(i costi di produzione per l’alimentazione degli animali e le spese
per riscaldare le serre sono cresciuti del 50 per cento) - informa la
Coldiretti - si è registrato un tracollo della produzione orticola:
prime vittime i finocchi e i pregiati carciofi sardi (-50 per cento).
In totale il danno è stato pari a 30 milioni. Sui 30 milioni di
danni viaggiano anche le Marche dove la Coldiretti denuncia la perdita
di oltre 6mila animali da allevamento e la distruzione di numerose stalle
e capannoni rurali. Toscana (22 milioni) e Puglia (20 milioni) sono accomunate
dalle preoccupazioni per gli olivi.
Come accadde nel 1985, oltre al peso della neve che ha spezzato rami e
comporterà una riduzione della produzione di olio per i prossimi
tre anni, occorrerà vedere, nei prossimi mesi la tenuta al gelo
delle piante, soprattutto di quelle più giovani. Danni di 20 milioni
anche in Emilia-Romagna dove il grande gelo, perdurante in alcune province
come quelle di Ravenna, ha provocato una moria di api e sta mettendo a
dura prova la resistenza delle piante da frutto, soprattutto kiwi, albicocche
e pesche e in Calabria dove la zootecnia ha pagato, più di tutti
i settori, il conto del maltempo. Gelo killer - continua la Coldiretti
- anche in Piemonte (15 milioni) dove le prestigiose viti del Cuneese
stentano a sopportare i meno 20 gradi a cui staziona da giorni la colonnina
di mercurio. Le uniche regioni dove non si segnalano danni dal maltempo
sono - conclude la Coldiretti - la Valle d’Aosta e il Trentino abituate
ogni anno a confrontarsi con la neve e le basse temperature.
MONITORAGGIO DELLA
COLDIRETTI SUI DANNI DA MALTEMPO ALL’AGRICOLTURA
(*) Solo nelle prossime settimane si potrà
verificare il tipo di danno che il freddo avrà provocato agli ulivi
ai vigneti e alle piante da frutto che potrebbero risultare compromesse
in modo strutturale con perdite destinate a moltiplicarsi e a durare più
anni.
(www.coldiretti.it)
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