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FATTI E
PERSONE
Il Commissario Damanaki contro Andrea Camilleri e il commissario
Montalbano
I pescatori italiani lanciano un appello al Commissario europeo alla pesca
Maria Damanaki affinché almeno la letteratura venga lasciata fuori
dalle strette maglie della riforma comunitaria che sta ridisegnando il
modo di pescare e il menu degli italiani in fatto di pesci, molluschi
crostacei.
Lo afferma la Federcoopesca-Confcooperative in merito alla lettera scritta
dalla Damanaki ad Andrea Camilleri, per far si che il suo personaggio
più amato, il Commissario Montalbano faccia un consumo più
ecosostenibile dei prodotti ittici.
“Se il principio è quello di una corretta tutela delle risorse,
nella vita reale come nella finzione letteraria, sarebbe il caso anche
di vietare la lettura nelle scuole di Pinocchio, perché Geppetto
e il burattino si trovano nella pancia della balena con una candela accesa,
comportamento non in linea con la protezione dei cetacei. Stessa cosa
per il Moby Dick di Melville, uno stimolo alla caccia alle balene, per
non parlare di capuccetto rosso e il lupo, se dal mare ci si sposta sulla
terra ferma” afferma ironicamente l’associazione.
“Crediamo che la tutela delle risorse e di un mestiere millenario
come quello del pescatore, la valorizzazione di antiche tradizioni gastronomiche,
debbano seguire altre strade che non siano quelle della censura letteraria”.
Sostiene la Federcoopesca che ricorda come l’Accademia Italiana
della Cucina, da oltre mezzo secolo impegnata a promuove la civiltà
del cibo, ha assegnato il suo premio più prestigioso, intitolato
a Orio Vergani, al commissario gourmand Montalbano e, con lui, allo scrittore
che lo ha creato e all’attore che lo ha portato sul piccolo schermo
Luca Zingaretti, perché anche un racconto o una fiction televisiva
possono svolgere un’azione culturale, come quella di invogliare
alla riscoperta del patrimonio gastronomico di una regione o di un Paese.
(www.federcoopesca.it)
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