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FATTI E
PERSONE
Sovrasfruttato e contaminato, il suolo europeo che chiede aiuto
Tre milioni di siti contaminati da bonificare
e il 16% di territorio soggetto a erosione idrica e 42 milioni di ettari
di terreno soggetti a erosione da vento Tre milioni di siti contaminati
da bonificare e il 16% di territorio soggetto a erosione idrica e 42 milioni
di ettari di terreno soggetti a erosione da vento. Sono alcuni dei dati
che riguardano lo stato del suolo in Europa, contenuti nel report "The
State of Soil in Europe 2012" dell'Agenzia Europea dell'Ambiente
e del Joint Research Centre.
Il documento analizza le situazioni che mettono a rischio, o hanno danneggiato
irreversibilmente, territori europei a causa di sovra-sfruttamento, pratiche
inadeguate di gestione del territorio, attività industriali e cambiamenti
di uso del suolo, scelte che portano alla impermeabilizzazione del terreno,
alla sua contaminazione, all'erosione ed alla perdita di carbonio organico.
"The State of Soil in Europe" si propone come supporto alla
strategia sul terreno della Commissione Europea e alla direttiva dell'Ue
in materia, che ha come obiettivo la protezione e lo sfruttamento sostenibile
del territorio europeo.
Nel testo vengono indicate le principali minacce al suolo: si va dalla
perdita di biodiversità (che riguarda tanto i batteri quanto i
mammiferi) alla compattazione del suolo, fenomeno al quale contribuisce
l'utilizzo di macchine pesanti in agricoltura e che provoca una minore
capacità di immagazzinare e condurre l'acqua e la perdita di permeabilità
da parte della terra.
La contaminazione causata da oltre 200 anni di industrializzazione, tra
metalli pesanti e oli minerali, ha causato l'impressionante numero di
siti europei da bonificare, e poi ci sono la questione dell'erosione idrica
del territorio che riguarda 105 milioni di ettari in Europa, Russia esclusa,
le frane e la diminuizione della materia organica. La materia organica
è la principale componente del terreno e ne controlla alcune funzioni
vitali.
Circa il 45% dei terreni europei hanno un basso o molto basso contenuto
di materia organica, soprattutto nei paesi del Sud dell'Europa, anche
se situazioni analoghe sono presenti in Francia, Gran Bretagna, Germania,
Norvegia e Belgio. Il motivo? la trasformazione di terreni boschivi ed
erbosi in terreni agricoli. Il fenomeno della salinità, che se
raggiunge alti livelli può rendere sterile la terra, è invece
il risultato della concentrazione di sali e di altre sostanze legate all'irrigazione
e alla fertilizzazione, emblema di una cattiva gestione dei territori
irrigati.
Infine, la "sigillatura", fenomeno che avviene quando i terreni
agricoli o anche non coltivati vengono mangiati dalla crescita disordinata
del tessuto urbano, dallo sviluppo delle attività industriali e
dalle infrastrutture di trasporto. Questo comporta la rimozione di strati
di terreno e la perdita di importanti funzioni svolte dal suolo, come
la capacità di produrre cibo, di stoccare l'acqua e di regolare
la temperatura. A tutto questo, naturalmente si aggiungono i cambiamenti
climatici che potrebbero peggiorare lo stato del terreno e determinarne
la desertificazione. (www.adnkronos.com)
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