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FATTI E
PERSONE
Consumi: sul carrello della spesa “pesano” più
trasporti ed energia che gli alimentari
La Cia commenta il report dell’Istat sui consumi delle
famiglie nel 2011. Il “caro-carburanti” e i continui rialzi
della bolletta energetica riducono la quota di spesa per la tavola. Italiani
orientati al massimo risparmio: anche nei primi sei mesi di quest’anno
il 71 per cento riorganizza il budget alimentare: c’è chi
compra solo in base al prezzo, chi opta per sconti e offerte e chi sceglie
solo discount e “formati convenienza”.
La crisi stravolge la spesa degli italiani. Non solo
cambiano le abitudini, con il ricorso più frequente al discount
e il “taglio” in quantità e qualità dei prodotti
acquistati, ma si modificano i budget destinati ai vari capitoli di spesa.
Con uno sbilanciamento sempre più evidente verso trasporti ed energia
a discapito della voce “cibo e bevande”. Lo afferma la Cia-Confederazione
italiana agricoltori, commentando il report sui consumi delle famiglie
nel 2011 diffuso oggi dall’Istat.
Fino a due anni fa, la quota di spesa per generi alimentari e bevande
rappresentava un quarto della spesa complessiva delle famiglie. Ma dallo
scorso anno -sottolinea la Cia- questa quota è andata pian piano
riducendosi fino a toccare il 19 per cento del totale: il “caro-carburanti”
e i vari rialzi delle tariffe energetiche hanno costretto i consumatori
a togliere soldi a beni essenziali come pane, pasta e carne e destinarli
invece ad altri capitoli di spesa. La conseguenza è che nell’ultimo
anno ogni famiglia italiana ha dovuto “sborsare” più
per combustibili, energia elettrica e trasporti (483 euro al mese) che
per gli alimentari (477 euro al mese).
Questo significa un ulteriore indebolimento dei consumi alimentari, che
nel 2011 sono crollati del 2 per cento e che quest’anno rischiano
un tonfo ancora peggiore. D’altra parte, come ha evidenziato l’Istat,
ben il 35,8 per cento delle famiglie nel 2011 ha diminuito la quantità
e/o la qualità dei prodotti alimentari acquistati. Ma anche in
questi primi sei mesi del 2012 -osserva la Cia- i comportamenti d’acquisto
degli italiani rispecchiano quella stessa prudenza registrata l’anno
scorso, che si traduce in un carrello alimentare orientato al massimo
risparmio.
Secondo i nostri ultimi dati infatti -conclude la Cia- il 71 per cento
delle famiglie ha riorganizzato le spese per la tavola: comparando i prezzi
con più attenzione (il 65 per cento); cercando sconti, promozioni
commerciali e offerte speciali (il 53 per cento); privilegiando le grandi
confezioni, il cosiddetto “formato convenienza” (il 42 per
cento); comprando quasi esclusivamente nei discount (il 39 per cento).
(www.cia.it)
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