FATTI
E PERSONE * Il progetto ambizioso dell’Associazione
Nazionale Bieticoltori: entro quest’anno 8 impianti di biogas da
1 MW ciascuno in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. bieticoltori associati, che coltivano circa 10-15mila ettari di barbabietole, da cui si ricavano dalle 90 alle 140mila tonnellate di polpe surpressate, che in termini energetici si tradurrebbero in 60-80MW di potenza elettrica ed altrettanti di potenza termica. Questi pochi dati sono già significativi per comprendere le possibilità della barbabietola ad uso energetico. "La riforma dell’Ocm zucchero del 2006 – afferma Mario Guidi, presidente dell’Associazione Nazionale Bieticoltori (ANB) – ha di fatto determinato la chiusura sul territorio nazionale di numerosi stabilimenti saccariferi, passati da 19 a 4". Quindi, a partire dal 2011, con la cessazione delle misure temporanee di sostegno (aiuti nazionali e comunitari), l’ANB ha individuato strade alternative affinché i bieticoltori non subissero ripercussioni ancora più negative. E quella del biogas sembra essere la scelta vincente. “Le evidenze scientifiche frutto degli studi che abbiamo commissionato in questi ultimi tempi – spiega il direttore generale dell’ANB, Michele Distefano – affermano che la polpa di barbabietola è idonea alla digestione anaerobica. Se a questo aggiungiamo che il conferimento delle polpe all’impianto di biogas renderà ai bieticoltori 5,9euro/t./bietola, a fronte di 1,6 euro/t/bietola che percepirebbero come compenso di rinuncia, i conti sono presto fatti.” "In questa prospettiva - continua Guidi - l’ANB ha avviato un progetto ambizioso: la costruzione di 8 impianti di biogas da 1 MW di potenza ciascuno in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, che saranno realizzati entro la fine dell’anno attraverso la ANB Biogas, società cooperativa appositamente costituita per la conversione energetica delle polpe surpressate dei bieticoltori associati". Non va poi sottovalutato che le polpe non
rappresentano una coltura dedicata alla filiera energetica, ma solamente
il sottoprodotto della produzione dello zucchero andrebbe ad essere usato
a questo scopo; ciò significa che non verrebbero sottratte superfici
agricole utili alla produzione alimentare. E proprio frutto della collaborazione con
Beta sarà anche una novità assoluta per le manifestazioni
fieristiche in tema di agroenergie: in occasione di BioEnergy Italy, in
programma a Cremona dal 15 al 17 marzo prossimi, sarà infatti allestita
una speciale area dimostrativa per scoprire in condizioni reali le diverse
soluzioni presenti sul mercato per utilizzare la barbabietola a fini energetici. Paolo Bodini
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