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FATTI E
PERSONE
Maltempo: Coldiretti, gela 3° autunno più caldo da 200 anni
(+1.6°)
Dal forte sbalzo termico pericoli per le persone e le coltivazioni
Con l’arrivo del freddo e del gelo finisce un autunno che si classifica
al terzo posto tra i più caldi da oltre due secoli, con una temperatura
media superiore di ben 1,6 gradi della media del periodo di riferimento
1971-2000. E’ quanto afferma la Coldiretti, sulla base delle rilevazioni
Isac Cnr, nel mettere in evidenza che il forte sbalzo termico fino a dieci
gradi mette in difficoltà le persone ma anche le coltivazioni,
per il rischio di gelate estese a bassa quota. Se per gli uomini sono
in agguato le malattie da raffreddamento, per le coltivazioni è
allarme gelo nelle campagne dove in pericolo ci sono le verdure e gli
ortaggi. Se il periodo di gran freddo si prolungherà con nevicate
e gelate andranno perse - prosegue Coldiretti - le coltivazioni invernali
in campo come cavoli, verze, cicorie, radicchio e broccoli. Nessun pericolo
invece per i prodotti già raccolti da tempo come mele, pere e kiwi
che sono peraltro un ottimo alleato per affrontare il grande freddo.
Le basse temperature potrebbero avere un effetto negativo anche nelle
zone altimetricamente più elevate dove, se il termometro scenderà
per parecchie ore della giornata sotto i -10 gradi, si potrebbe verificare
- continua la Coldiretti - una moria di gemme di piante da frutto i cui
effetti potranno essere valutati soltanto in primavera con il risveglio
vegetativo delle piante. Con l’arrivo delle gelate si chiude un
anno con un andamento climatico particolarmente segnato da eventi estremi
che hanno provocato all’agricoltura danni superiori ai 3 miliardi
di euro con neve e ghiaccio che hanno bloccato l'Italia durante l'inverno,
caldo e siccità estivi che hanno bruciato i raccolti, da nubifragi
autunnali che - conclude la Coldiretti - hanno causato alluvioni e frane.
(www.coldiretti.it)

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