FATTI E PERSONE

L’aperitivo è rito per 16, 5 mln di italiani

Con gli amici o con i colleghi, spesso dopo il lavoro per non rinunciare a un momento di svago, convivialità e condivisione anche durante i giorni lavorativi.E' l'aperitivo, un rito che piace sempre di più e che coinvolge ormai 16,5 milioni di italiani, 2,5 milioni in modo regolare. E' quanto emerge dal rapporto Coldiretti/Censis 'Crisi: vivere insieme, vivere meglio', presentato questa mattina. Un'abitudine, quella dell'aperitivo, che non si perde neanche in vacanza e che anzi, nei momenti di riposo si rafforza, portando ben 23,6 milioni di italiani ad ampliare e arricchire questa esperienza partecipando alle sagre paesane, di cui 5,3 milioni in modo assiduo. Un fenomeno di grande valore culturale, oltre che economico, sottolineano Coldiretti e Censis, con un coinvolgimento trasversale rispetto alle classi di età, ai ceti sociali, alle aree geografiche di appartenenza. Sono numeri che descrivono fenomeni di massa, ad alto impatto relazionale per i territori che ne sono coinvolti e con rilevanti implicazioni socio-economiche, come nel caso del turismo enogastronomico, che coinvolge 12,2 milioni italiani, di cui 2,3 milioni in modo regolare. "L'Italia è l'unico paese al mondo che grazie al lavoro degli agricoltori può contare su un patrimonio di 4.671 specialità tradizionali alimentari e 244 prodotti dop e igp riconosciuti dall'Unione europea - ha osservato Sergio Marini, presidente di Coldiretti- un patrimonio che rappresenta il motore del turismo enogastronomico che - ha concluso - nel 2012 cresce e arriva a superare i 5 miliardi di euro". (AGI) Rm9/Gav




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