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FATTI E
PERSONE
Agricoltura risorsa per milano
Un convegno sull’Agricoltura promosso dal Consorzio DAM Distretto
Agricolo Milanese in collaborazione con il Consiglio di Zona 7 del Comune
di Milano e patrocinato dalla Provincia, conferma il suo ruolo fondamentale
per la tutela del territorio comunale.
L’assessore Stefano Boeri non ha dubbi: “Dobbiamo pensare
a un modo nuovo di concepire il rapporto tra agricoltura e città,
il territorio agricolo per troppo tempo è stato considerato residuale
di ciò che non è costruito, in attesa di esserlo. Non possiamo
più pensare di sacrificare l’agricoltura per l’edilizia.
Nel nostro Comune ci sono molte aree da riqualificare che possono essere
utilizzate senza togliere un pezzo di quella che deve essere considerata
una nuova Milano, dove gli agricoltori hanno un ruolo fondamentale e con
il Consorzio Distretto Agricolo Milanese il Comune ha un interlocutore
valido per portare avanti una politica concreta”. Il convegno, partendo
dall’esperienza di Zona 7 (Parco delle Cave, Baggio, Muggiano, Assiano),
è diventato un palcoscenico per affermare in maniera corale che
il territorio di Milano va conservato alla sua tradizionale destinazione.
Paolo Lassini, delegato dell’assessore all’agricoltura della
Provincia di Milano Luca Agnelli, ha affermato: “Con il Consorzio
Dam è possibile pensare ad un progetto d’area, con il contributo
aperto a tutte le aziende che insistono sul territorio”.
La conclusione tratteggia una situazione ben nota, una città e
un territorio dove ormai il volume edificato per cittadino è al
livello più alto d’Europa. “Per molti anni le nuove
edificazioni sono state un vero incubo – ha detto il vice presidente
del Parco Agricolo Sud Milano, Rosario Pantaleo – ma il Parco, con
i suoi percorsi di storia e i 47 mila ettari coltivati sarà lo
stand più grande di Expo 2015. Il Consorzio Dam riunisce gli agricoltori
di Milano, che trovano in esso uno strumento per dialogare con le istituzioni”.
Per anni il consumo di territorio fertile - e la provincia di Milano ha
uno dei terreni più produttivi del mondo - è stato
indiscriminato per le più diverse destinazioni d’uso. Per
mezzo secolo il territorio agricolo non è mai stato considerato
per quello che è: una risorsa non rinnovabile, sempre sacrificata
ad altre esigenze. Andrea Falappi, presidente del Consorzio DAM Distretto
Agricolo Milanese, ha dichiarato: “Per molti anni abbiamo combattuto
per conservare l’agricoltura a Milano. Per molte aziende scomparire
era un destino ineluttabile ed è stata, la nostra, una battaglia
per tutta la città; grazie al nostro impegno il Comune ha creato
prima un settore agricoltura e adesso ha accreditato il nostro consorzio.
L’agricoltura ha un ruolo, che diventa ancora più visibile
in vista di Expo 2015 ed i suoi temi”.
Ancora una volta gli agricoltori milanesi hanno affermato la loro fondamentale
funzione per la difesa di quel che resta del territorio agricolo, del
paesaggio, delle tradizioni, del benessere e dell’alimentazione
della città nella prospettiva di accorciare le distanze tra produzione
e consumo verso un nuovo modello di agricoltura e rapporto integrato con
la città.
Il convegno è stato moderato da Daniele Albini, consigliere del
Consorzio DAM, che ha ricordato nei suoi interventi come per molti anni
ai tavoli di pianificazione territoriale si siano sedute persone che non
hanno mai avuto un’esperienza diretta in campagna. Come invece hanno
raccontato gli agricoltori Franco Zamboni e la giovane ventiduenne Erica
Alberti, imprenditori agricoli in un territorio in rapida trasformazione.
Sono intervenuti anche i sindacati di categoria Coldiretti, Cia, Confagricoltura,
l’architetto Cesare Salvetat, responsabile del Parco della Cave
e Stefano Bocchi, professore della Facoltà di Agraria di Milano,
che ha sottolineato quanto negli ultimi quarant’anni sia stata messa
da parte l’agricoltura, un tempo perfetto equilibrio tra cultura
e natura, e come oggi si stia cercando finalmente di fare sistema per
innovare.
Ufficio Stampa
Guendalina Perelli
GWEP public&media relations
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