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FATTI E
PERSONE
La crisi non cambia gli stili di acquisto
Sondaggio Winenews-Vinitaly: Bacco chiude il 2011 con lo stesso numero
di bottiglie del 2010 (la media è sui 10/20 euro a bottiglia).
La “voce” vino in spesa mensile? Meno del 5%
Con il 2011 agli sgoccioli, è il momento di “tirare
le somme”: la crisi attanaglia sempre più il budget a disposizione
degli italiani per la spesa alimentare, ma per quanto che riguarda il
mondo del vino? Bacco chiude il bilancio 2011 con il 48% degli eno-appassionati
che ha acquistato lo stesso numero di bottiglie di vino del 2010, per
le quali il 42% ha speso la stessa cifra, con una spesa media che va dai
10 ai 20 euro a bottiglia (48%), la stessa fascia di prezzo che più
della metà degli amanti del buon bere (51%) era disposta a pagare
prima della crisi. Lo dice un sondaggio di www.winenews.it, uno dei siti
più cliccati dagli amanti del buon bere, e Vinitaly (www.vinitaly.com),
appuntamento enologico di livello internazionale, cui hanno risposto 1.400
“enonauti”, ovvero appassionati già fidelizzati al
mondo del vino e di Internet. Quanto incide la “voce” vino
nella spesa mensile? Meno del 5% per il 64% dei wine lovers, il 71% dei
quali, tra i canali di acquisto, continua a prediligere quelli consueti
(acquisto in enoteca), mentre il 29%, a causa della crisi, cerca punti
vendita dove il vino si trova più a buon mercato (acquisto diretto
in cantina, grande distribuzione).Nonostante la difficile congiuntura
economica, dunque, la maggioranza degli “enonauti” sembra
non aver cambiato le abitudini di acquisto quando si parla di vino, tanto
che quasi la metà (48%) dichiara di aver comprato nel 2011 lo stesso
numero di bottiglie del 2010, a fronte comunque del 37% che ne ha comprate
di meno e del 15% che ne ha acquistate di più. Per quanto riguarda
il budget messo a disposizione per l’acquisto di vino, per il 42%
degli amanti del buon bere è rimasto lo stesso, anche se non sono
pochi quelli che spendono di meno (38%) così come chi spende di
più (20%). La spesa media va dai 10 ai 20 euro a bottiglia per
il 48% dei wine lovers, il 22% afferma di aver speso al massimo 10 euro
a bottiglia, il 19% ha messo mano al portafoglio dai 20 ai 30 euro a bottiglia,
dai 30 ai 40 euro il 6%, dai 40 ai 50 euro il 2%, mentre il 3% dichiara
di aver speso mediamente oltre 50 euro per una bottiglia: stesse cifre
che il 51% degli “enonauti” era disposto a pagare prima della
crisi, a fronte del 46% che prima spendeva di più e del 3% che
invece spendeva di meno.
La maggioranza dei wine lovers non cambia nemmeno le proprie abitudini
su dove comprare e non cerca luoghi d’acquisto più economici:
il 71% dichiara di acquistare sempre nello stesso posto, a fronte di un
29% che afferma che adesso, a causa della crisi, cerca punti vendita dove
il vino si trova più a buon mercato. Alta o bassa che sia la spesa
per gli amanti del buon bere incide comunque sul budget mensile e il 64%
afferma che l’incidenza è minore al 5%, con una media che
va dal 2 al 4%, per il 29% l’incidenza supera il 5%, arrivando al
10%. Per il 4% la spesa incide sul budget molto più del 5%, arrivando
fino al 25%, e il 3% non sa quantificare quanto incide sul proprio budget
mensile.
Ma chi sono gli enonauti di Winenews? Ecco il loro identikit: prevalentemente
maschi (82%), il 54% di loro ha un’età compresa tra i 30
e i 45 anni (a seguire, il 26% tra 18 e 30 anni ed il 17% tra 45 e 60
anni). Hanno un elevato titolo di studio (l’85% possiede il diploma
di scuola media superiore o la laurea), e godono di un livello socio-economico
medio alto (dirigente, imprenditore, bancario, avvocato, commercialista,
ingegnere, medico, architetto, giornalista, commerciante ...).
Irene Chiari
www.winenews.it
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