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FATTI
E PERSONE
Salumi italiani: L’export continua la crescita
Nel primo semestre 2011 l’aumento è a
due cifre: +10% in quantità e valore
Secondo i dati Istat, elaborati da Assica (Associazione Industriali
delle Carni) nel periodo gennaio-giugno le spedizioni dei prodotti della
salumeria italiana hanno raggiunto quota 63.000 tonnellate (+9,5%) per
un valore di 490 milioni di euro (+10%). Dopo la straordinaria performance
messa a segno nel 2010, il comparto non si è fermato e ha continuato
a consolidare la propria presenza sui principali mercati Ue ed extra Ue.
Bene in particolare l’export verso i partner comunitari cresciuti
del 10% sia in valore sia in quantità. “Siamo davvero orgogliosi
di questo risultato che dimostra come l’eccellenza dei nostri prodotti
sia sempre più riconosciuta e apprezzata in Europa e nel resto
del mondo. Una crescita come questa, che ha coinvolto tutti i nostri principali
prodotti e tutti i principali mercati, soprattutto quelli comunitari tradizionalmente
più esigenti, conferma che i salumi italiani hanno le caratteristiche
giuste per mantenere un rapporto privilegiato con i consumatori di tutto
il mondo. Per questo Assica in questi mesi ha continuato a lavorare con
passione e costanza al fianco delle Istituzioni perché abbattere
le barriere che ancora limitano le nostre possibilità di esportare
rimane un obiettivo prioritario per la crescita del nostro settore”
ha commentato Lisa Ferrarini, Presidente di Assica.
A fare la parte del leone nel primo semestre sono state le esportazioni
di prosciutti crudi arrivate a quota 26.850 tonnellate (+10,9%) per un
valore di 251,1 milioni di euro. Considerando la categoria nel complesso,
hanno evidenziato un trend decisamente brillante e crescente le spedizioni
verso i partner comunitari: Francia (+11,2%), Germania (+9,5%), l’Austria
(+34,4%) e Regno Unito (+17,2%) . Bene anche quelle verso i Paesi terzi:
importante segno positivo le spedizioni verso Usa (+4,2%) e Svizzera (+4,3%).
Entrambi questi mercati, poi, hanno evidenziato un rilevante aumento dei
fatturati confermandosi piazze fondamentali per l’export dei nostri
prosciutti. Notizie positive sono arrivate anche dalla Croazia (+17,2%).
Positive e in accelerazione le esportazioni di salami. Grazie al buon
andamento della domanda comunitaria, in particolare tedesca e belga, le
spedizioni di questi prodotti si sono attestate sulle 11.000 tonnellate
(+5,5%) per un fatturato di 102,2 milioni di euro (+6,8%). Fra i principali
Paesi di destinazione ottima la performance verso la Germania (+9,8%)
saldamente al primo posto fra le piazze di destinazione e il Belgio (+8,3%)
al quinto posto. In crescita anche gli invii verso il Regno Unito, la
Francia e quelli verso l’Austria. Importante incremento a due cifre
anche per l’export di mortadelle e wurstel arrivati nel corso della
prima metà del 2011 a toccare quota 14.300 tonnellate (+11,6%),
per un valore di 49,8 milioni di euro (+12,6%).
Un risultato, questo, molto importante perché segna una notevole
accelerazione rispetto al già eccezionale andamento della prima
metà del 2010. All’interno del mercato unico da sottolineare
il risultato della Spagna (+66,4% per 2.470 tonn. E +57,6% per 7,5 milioni
di Euro), balzata al primo posto nella classifica dei nostri mercati di
destinazione. Ottime anche le conferme di Francia (+14,3% in quantità
e +10,3% in valore) e Germania (+16,2% e 12,1%). Fra i Paesi terzi, in
accelerazione la Croazia (+25,8%) e gli Usa (+16%). Buono il trend evidenziato
dalle esportazioni di prosciutti cotti che con un +5,2% in quantità
e un +10,1% in valore hanno raggiunto il traguardo delle 5.600 tonnellate
e dei 38,5 milioni. Particolarmente dinamica, anche in questa seconda
frazione d’anno, è stata la domanda dei Paesi extra Ue aumentata
del 9,8% in quantità e del 19,8% in valore, ma segnali positivi
sono arrivati anche dai partner comunitari complessivamente cresciuti
del 4,9% in quantità e del 9,1% in valore. All’interno del
mercato unico hanno mostrato importanti progressi le prime due piazze
di riferimento: Francia (+10,7%) e Germania (+5,3%). Fra i Paesi terzi,
fondamentale per la crescita complessiva è stato l’aumento
della Svizzera (+41,7% in quantità), mentre hanno registrato qualche
difficoltà gli verso gli Usa. Chiusura di semestre discreta per
le pancette stagionate salite a 1.750 tonnellate (+5,7%) per 13 milioni
di euro (+13,7%).
Fondamentale per questa categoria è stato l’aumento evidenziato
dai mercati extra Ue che hanno visto le nostre pancette arrivare a 362
tonn. Dalle 111 del periodo gennaio – giugno 2010 per un fatturato
di 2,5 milioni di euro. Un trend, questo, essenzialmente riconducibile
al balzo in avanti evidenziato dall’export verso il Giappone (307
tonn. Contro le 51 del primo semestre 2010) divenuto secondo mercato di
riferimento per questi prodotti. Primo semestre molto positivo, infine,
anche per la bresaola: +8% per 1.236 tonnellate e +10% per 21,5 milioni
di euro. Ottima in particolare la performance sui mercati comunitari cresciuti
complessivamente di 14,1 punti percentuali in quantità e 17,3 in
valore (per 967 tonn. E 16,7 milioni di euro). Determinante per l’ottenimento
di questo risultato è stato l’andamento del mercato francese
(+83,7%) a cui ha fatto eco il buon andamento del Regno Unito (+36,3%).
(http://www.marketpress.info)
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