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FATTI
E PERSONE
Ristorazione a Milano: +4,4% in un anno
Milanesi sempre più attenti alla buona cucina. Sono 14.862 le imprese
della ristorazione a Milano, in crescita del 4,4% in un anno (oltre 600
imprese in più) e pesano il 4,9% del totale italiano di settore.
Crescono soprattutto i catering, che passano da 31 imprese attive nel
2010 a 40 nel 2011, +29%, e i ristoranti veri e propri, +8,5%. La cucina
classica milanese resta tutelata, una impresa individuale su tre nel settore
della ristorazione ha infatti un titolare milanese che spesso offre i
piatti della cucina tipica. Molti i giovani che si dedicano al business
della cucina: a Milano un ristorante su dieci (10 % di tutte le ditte
individuali del comparto). Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio
di Milano sui dati del registro delle imprese 2011 e 2010 sulle imprese
con sede in provincia di Milano.
Il marchio DeCA della Camera di Commercio di Milano a tutela della ristorazione
ambrosiana d.o.c. La Denominazione di Cucina Ambrosiana è riconosciuta
ai locali che si impegnano a utilizzare prodotti di qualità, tipici
e stagionali (preferibilmente ottenuti con tecniche di lavorazione tradizionali),
a garantire le denominazioni e gli originali metodi di preparazione dei
piatti, a fornire ai clienti informazioni sulle principali caratteristiche
delle ricette preparate e a trasmettere ai consumatori la storia e la
cultura gastronomica milanese. I locali devono proporre tutto l’anno
nella propria lista delle vivande almeno cinque piatti della tradizione
ambrosiana. Il marchio DeCA, da esporre in vetrina o nel locale, è
un’iniziativa della Camera di Commercio di Milano, in collaborazione
con Epam, Unione del Commercio e Accademia Italiana della Cucina. 69 i
ristoranti milanesi a cui è stato riconosciuto il marchio.
“I marchi di qualità come il DeCA – ha dichiarato Alfredo
Zini, consigliere della Camera di Commercio di Milano – nascono
dalla necessità di valorizzare il nostro patrimonio gastronomico
attraverso una certificazione che ne distingua la qualità e la
tradizione. La tutela e la promozione della cucina tipica possono essere
uno strumento di competitività ma anche di concreta valorizzazione
dell’eccellenza delle realtà produttive locali, in un’ottica
di accorciamento della filiera agroalimentare che vada a vantaggio sia
delle imprese del territorio che dei consumatori. A questo proposito,
la Camera di commercio ha avviato tramite la sua società partecipata
Agrimercati una serie di progetti per favorire sempre più l’instaurarsi
di un modello economico a Km0”. (fonte: Camera di Commercio di Milano)
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