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FATTI E
PERSONE
COOPERAZIONE AGRICOLA, NEL NORD-OVEST E IN EMILIA ROMAGNA SI CONCENTRA
IL 48% DEL FATTURATO E IL 28% DELLE IMPRESE
Al via a Bologna un ciclo di iniziative con focus territoriali per
divulgare attività dell’Osservatorio della Cooperazione agricola
istituito presso il Mipaaf.
Fatturato e addetti delle cooperative agroalimentari
italiane sempre più concentrati nel Nord del paese. Secondo gli
ultimi dati del Rapporto della Cooperazione agricola, nelle 4 regioni
del Nord-Ovest (Piemonte, Liguria, Valle D’Aosta e Lombardia) e
nell’Emilia-Romagna risultano attive il 28% delle cooperative italiane
e viene generato il 48% del fatturato nazionale. Un ruolo rilevante spetta
all’Emilia-Romagna che da sola apporta il 73% della ricchezza prodotta
dalla cooperazione nella macroarea esaminata.
I dati sono stati illustrati nel corso di un incontro, organizzato presso
la sede di Confcooperative Emilia Romagna, che rientra nel quadro di un
ciclo di iniziative concordate con il MIPAAF per la divulgazione delle
attività dell’Osservatorio della Cooperazione Agricola, costituito
dalle Organizzazioni Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare,
Agci-Agrital, Unci e Unicoop.
Si è in particolare evidenziato il rapporto molto solido che lega
le cooperative ai soci conferitori. “Gli approvvigionamenti di materia
prima agricola - ha spiegato Ersilia Di Tullio, coordinatrice dell’Osservatorio
Cooperazione per Nomisma – avvengono in un ambito territoriale di
scala prevalentemente locale (71%), mentre la provenienza estera riguarda
solo una quota limitata di materia prima (3%). Un elemento questo che
offre solide garanzie sul modello produttivo cooperativo quale canale
privilegiato di valorizzazione della produzione agricola del Paese. Un
ruolo che viene svolto con maggiore incisività nel Nord del Paese,
dove la materia prima valorizzata dalla cooperazione incide per il 57%
sul valore della produzione agricola locale, contro un dato medio nazionale
pari al 36%”.
Il settore lattiero-caseario è uno dei principali comparti agroalimentari
in cui la componente cooperativa riveste un peso significativo, incidendo
per il 42% su tutto il fatturato del settore.
“Le cooperative lattiero-casearie – ha spiegato Ersilia Di
Tullio – sono prevalentemente localizzate nel Nord Italia, dove
viene generata anche la maggiore ricchezza. È in queste aree del
paese che si concentra infatti la fase agricola dell’allevamento
e in cui viene prodotto il 70% del latte nazionale. Il legame con il territorio
risulta ancora più forte che in altri settori cooperativi: gli
approvvigionamenti della cooperazione lattiero-casearia sono effettuati
in maniera quasi esclusiva su scala locale (93%)”.
Altro focus è stato dedicato durante l’incontro al comparto
vitivinicolo, fra i principali settori cooperativi per associati e con
un ruolo rilevante nel settore vinicolo nazionale, di cui genera il 56%
del fatturato. La dimensione media delle cooperative vitivinicole è
di 6,1 mln euro, di poco superiore alla media della cooperazione, pari
a 5,9 mln euro. Diversamente da quanto accade per il lattiero-caseario,
le cooperative vitivinicole sono distribuite omogeneamente sul territorio
nazionale. La generazione di ricchezza è tuttavia concentrata nel
Nord del paese (74% del fatturato cooperativo vinicolo nazionale), area
in cui si concentra la cooperazione di maggiori dimensioni e più
orientata al presidio dei mercati internazionali.
All’incontro hanno partecipato il responsabile del settore vitivinicolo
di Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna Ivo Guerra, il Responsabile
del settore lattiero-caseario di Legacoop Agroalimentare Eros Valenti.
Presenti inoltre Silvia Bottero, dirigente dell’Assessorato all’Agricoltura
della Regione Piemonte e Maria Silvia Giannini dell’Unità
Programmazione, risorse per lo sviluppo rurale e riduzione dei costi burocratici
della Regione Lombardia.
Il presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna Giovanni Bettini
e il direttore di Legacoop Agroalimentare Giuseppe Piscopo hanno sottolineato
l’importanza dell’incontro nell’ottica di una maggiore
conoscenza e approfondimento delle dinamiche economiche delle realtà
cooperative sul territorio.
***
L’Osservatorio della Cooperazione agricola italiana, istituito dalla
legge n. 231/2005 presso il Mipaaf, di cui fanno parte le cinque organizzazioni
nazionali di rappresentanza attive in campo agroalimentare (Agci-Agrital,
Fedagri-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare, Unci-Coldiretti e Unicoop).
Per informazioni:
Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – SAQ
2
Tel. 06 4665 4019/20
saq2@politicheagricole.gov.it
Fedagri-Confcooperative
Alina Fiordellisi
Tel. 06 46978202
fiordellisi.a@confcooperative.it
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