FATTI E
PERSONE Produzione di vino e mosto in Italia
Ufficio Stampa Dettaglio regionale Lombardia (-5%). Le diverse fasi fenologiche risultano in anticipo di circa 8/10 giorni e si sono susseguite in maniera regolare fino alla maturazione. Buona la fioritura, media l’allegagione ed ottime l’invaiatura e la fase finale della maturazione. L’incidenza di peronospora, oidio e tignola è stata bassa mentre i problemi più importanti si sono avuti per gli elevati attacchi di botrite su foglia. Alcune precipitazioni a carattere grandigeno hanno colpito una zona circoscritta dell’Oltrepò Pavese di 600-700 ettari. Qui la raccolta è iniziata intorno all’8 di agosto, con un anticipo di 10 giorni rispetto alla norma e la produzione potrebbe subire le riduzioni più significative rispetto ad altre aree della regione, ma la qualità sembra ottima soprattutto sul Pinot nero. In Franciacorta, ad esempio, le quantità sono in crescita del 10% sul 2010. Il decorso di tutte le fasi fenologiche è stato ottimo e inferiore alla media l’incidenza di avversità parassitarie e meteorologiche. La qualità delle uve con gradazione zuccherina è nella norma. Anche in Valtellina, dove la produzione si stima in crescita, la stagione vegetativa è iniziata con circa una settimana di anticipo. Nell’Italia Nord-occidentale sono
le regioni più piccole a segnare una controtendenza rispetto all’andamento
generale. Nel Nord-Est si evidenziano perdite generalizzate. Veneto (-10%). La ripresa vegetativa anche in questa regione è risultata mediamente in anticipo di circa 10 giorni, con punte anche di due settimane in alcune zone del Trevigiano e della provincia di Venezia. La primavera particolarmente mite aveva fatto sperare in un risultato produttivo molto buono. Infatti le prime fasi fenologiche non avevo creato particolari problemi. La gemmazione era stata generalmente buona e solo in alcune zone è risultata mediocre sui rossi, Merlot e Cabernet in particolare. La fioritura quasi ovunque ottima, mentre l’allegagione è passata dal buono della Valpolicella e del Soave all’ottimo della zona dei Colli Euganei. A colpire duramente è stato il mese di agosto, in piena fase di maturazione, con le alte temperature e le scarse piogge che hanno portato le produzioni al di sotto dei livelli, piuttosto elevati peraltro, del 2010. La gradazione delle uve risulta, quindi, più elevata rispetto allo scorso anno di oltre un grado babo. Non si registrano altri danni importanti da attribuire ai fattori meteo ad eccezione di alcune perdite dovute alla grandine. Buona la situazione anche sul fronte fitosanitario. Bassa incidenza di oidio, peronospora e tignola mentre la diffusione di botrite ed acari è stata nella media. Da segnalare, comunque, che tutte le patogene sono state ben controllate ed arginate. Trentino-Alto Adige (-9%). Anche le vigne
trentine hanno mostrato un anticipo medio di circa una decina di giorni
e la vendemmia delle uve base spumante è iniziata subito dopo ferragosto.
Le perdite di produzione dell’intera regione, in realtà,
si realizzano quasi esclusivamente nella provincia di Trento dove già
le prime fasi vegetative non erano state sempre all’altezza delle
aspettative. La fioritura ad esempio è risultata buona nei fondovalle,
mentre in certe aree collinari è stata mediocre. Inoltre le grandinate
di metà luglio hanno provocato non pochi danni ai produttori nella
zona dell’Adige ed anche laddove si è potuto raccogliere
c’è stata un’attenta selezione dei grappoli. Friuli-Venezia Giulia (-5%). La vigna friulana
si presenta con una riduzione attesa inferiore rispetto alle altre regioni
nord-orientali. Le fasi fenologiche, anticipate mediamente di circa 8
giorni, sono risultate buone con la maturazione ottimale. Sul fronte fitosanitario
c'è stata solo qualche comparsa di botrite, peraltro efficacemente
controllata. Principale indiziato del calo produttivo è l'andamento
meteo caratterizzato da qualche grandinata di fine primavera/inizio estate,
seguita dalle eccessive piogge di luglio e dalla forte siccità
di agosto. Emilia Romagna (-8%). Lo sviluppo vegetativo
della vigna è stato accelerato di circa una settimana per le varietà
precoci e di 10 giorni per le tardive grazie all'andamento meteo particolarmente
favorevole registrato all'inizio della primavera. La cacciata, scarsa
per le uve Ancellotta, è invece stata buona per i Lambruschi e
ottima per le altre varietà. Stesso andamento per le altre fasi
fenologiche ad eccezione della maturazione, difficoltosa per tutte le
varietà a causa dell’eccessivo caldo e siccità di
agosto. Lo stato fitosanitario dei vigneti presenta, invece, rispetto
al 2010, un motivo di preoccupazione per la forte recrudescenza della
flavescenza dorata e del mal dell’esca, i cui focolai stanno estendendosi
in aree ancora non contaminate. Per quanto riguarda gli attacchi di peronospora
e di oidio, rientrano nella normalità e sono stati controllati
con la lotta guidata. Anche al Centro si segnalano riduzioni produttive in tutte le regioni sebbene di intensità differente. Toscana (-5%). La riduzione produttiva complessiva è anche in questo caso frutto di andamenti differenti all’interno della regione, sia differenziando le province che le zone: litoranee e dell’entroterra. Anticipo della vegetazione rispetto alla media stagionale di 10 giorni per i vitigni precoci e 20 giorni per gli altri vitigni. Le prime fasi fenologiche sono state buone, così come la maturazione che, per il persistere del caldo, è risultata molto anticipata ed ha indotto a vendemmiare molto prima della norma. Nella prima settimana di settembre qualche operatore aveva già finito gli stacchi dei grappoli. Nelle province meridionali della regione ed in alcune zone costiere anche per il Sangiovese si è in dirittura di arrivo, mentre nelle coline interne si è più indietro ma si conta di terminare entro la fine del mese. L’andamento climatico è stato molto buono fino ad agosto, con solo pochissima grandine a macchia di leopardo. Il caldo persistente e le scarse piogge hanno poi creato stress idrico ai grappoli con fenomeni di asciugamento. L’annata si prospetta particolare, quindi, per l’elevata concentrazione zuccherina nelle uve dovuta non ad una maturazione normale ma alla disidratazione. C’è comunque ottimismo sulla qualità finale del prodotto. Umbria (-10%). Una vendemmia anticipata di circa 10 giorni rispetto allo scorso anno, una produzione contenuta ma di buona qualità. Questo in sintesi il quadro, tutto sommato confortante, che si presenta ai viticoltori umbri, nonostante nel periodo primaverile le piogge non sempre sono state sufficienti ed il caldo ha cominciato a farsi sentire già dalla primavera. La stagione era partita molto bene con un aprile particolarmente mite. Poi con il proseguo della stagione l’anticipo delle fasi vegetative è andato via via riducendosi per poi subire una nuova accelerazione causa gran caldo, nell’ultima decade di agosto. La riduzione produttiva è comunque imputabile anche ad una scelta dei produttori di contenere le produzioni, nonostante la poca adesione alla vendemmia verde. Marche (-13%). L'anticipo del ciclo vegetativo è di circa una settimana ed è dovuto alle temperature al di sopra della media registrate nel periodo fine inverno - inizio primavera. La fioritura e l'invaiatura sono state buone cosi come la fase finale della maturazione grazie a un buono stato di salute dei vigneti e a un attento controllo dei patogeni. Alcuni vigneti delle provincie di Ancona e Ascoli Piceno sono stati toccati da grandine. Il caldo di agosto ha, come in molte altre parti della Penisola, creato stress idrico e calo di peso dei grappoli. Lazio (-15%). Il ciclo vegetativo è
partito in lieve anticipo, per via di un inverno che ha lasciato presto
spazio a una primavera mite. La cacciata è stata buona, la fioritura
non sempre è stata buona, mentre pochi problemi si sono verificati
in fase di allegagione. Abruzzo (-17%). Le condizioni meteo verificatesi
nella prima fase del ciclo vegetativo della vite sono state caratterizzate
da temperature miti, senza notevoli escursioni termiche, accompagnate
da piogge ben distribuite nel periodo primaverile. Molise (-4%). Un inverno piuttosto rigido ed una primavera piovosa hanno comunque permesso al vigneto molisano di affrontare il caldo estivo in buone condizioni, limitando così i danni. Germogliazione, fioritura, allegagione e invaiatura sono state buone, e ottima maturazione nella fase finale. Non si sono registrati particolari problemi di attacchi fungini anche se le patogene si sono presentate sia nei vigneti di pianura che di collina. Si prevede una buona qualità delle uve. Campania (-10%). Il calendario vegetativo è risultato nella media degli ultimi 5 anni, con un leggero anticipo, che non supera la settimana, rispetto allo scorso anno. Cacciata, fioritura e allegagione sono risultate buone. L'invaiatura è stata buona, con punte di ottimo, e la fase di maturazione sembra ottimale grazie a un buono stato fitosanitario del vigneto che si presenta in buone condizioni in quanto i focolai di peronospora sono risultati inferiori alla media e i limitati casi di attacchi importanti di oidio sono stati controllati con interventi preventivi e tempestivi. L'annata si presenta qualitativamente ottima anche se il caldo intenso delle ultime settimane e la mancanza di precipitazioni, oltre ad una flessione produttiva, potrebbe ridurre alcuni parametri qualitativi comportando o veloce degradamento della componente acida dei mosti. Basilicata (-20%). Abbastanza nella norma il calendario vegetativo del vigneto lucano, sebbene le diverse fasi si siano susseguite in maniera non particolarmente brillante. Ad una mediocre cacciata, infatti, è seguita una buona fioritura e allegagione. L'invaiatura è tornata su livelli tutt’altro che buoni mentre la situazione è migliorata nella fase finale della maturazione. Poco da segnalare sul fronte fitosanitario, con lievi attacchi di oidio e peronospora, comunque ben controllati. La produttività delle viti è quantitativamente inferiore al 2010 e qualitativamente mediocre. Le gradazioni alcoliche si prevedono generalmente nella norma. Puglia (-5%). Come consuetudine la regione sembra divisa in due ed il risultato produttivo è la somma di un discreto aumento nel Nord e di un deciso passo indietro nel Salento, dove per certi vitigni autoctoni come il Primitivo le perdite sono molto pesanti. Nelle vigne pugliesi il ciclo vegetativo è partito in lieve anticipo, le fasi di cacciata, fioritura e allegagione sono risultate buone in tutta la regione. La fase finale della maturazione, se pur condizionata dal grande caldo, ha dato buoni risultati al Nord mentre al Sud ci sono stati non pochi problemi e perdite produttive. L’incidenza delle malattie è risultata nella norma ovunque. La prolungata assenza di piogge non ha favorito lo sviluppo di attacchi fungini. Calabria (=). Per le temperature calde la vendemmia è anticipata fino a quindici giorni rispetto allo scorso anno, ma la maturazione sembra piuttosto buona. Lo stato di salute del vigneto è apparso buono durante tutte le fasi fenologiche. Non si evidenziano danni di tignola inibita dalle elevate temperature, mentre l'eccessiva umidità ha favorito la formazione dell'oidio, comunque ben arginato. Sicilia (-20%). Anche quella di quest’anno non sembra una vendemmia particolarmente abbondante per i viticoltori siciliani. E questo non dipende solo dalle estirpazioni con premio, dagli abbandoni e dalla vendemmia verde, il cui peso peraltro è piuttosto rilevante. A contenere i volumi ci ha pensato anche il meteo, non sempre favorevole. Già dalle prime battute si sono riscontrati dei problemi. La fioritura è stata condizionata da una primavera fredda rispetto alla media ed anche le piogge successive non hanno favorito l’allegagione. L’umidità ha poi provocato l’insorgere di focolai di oidio prima e peronospora poi. Ma i problemi climatici veri sono venuti con le temperature torride di agosto e con la mancanza di piogge, contro la quale anche l’irrigazione di soccorso ha potuto ben poco. Il caldo ha causato una rapida evoluzione dei processi di maturazione delle uve. Pochi i problemi sulle cultivar precoci (Pinot, Chardonnay, Moscato e Merlot), vendemmiate nella prima decade di agosto. Queste infatti hanno registrato parametri, quali zucchero, acidità totale e pH, di tutto rispetto. Le alte temperature registrate nella terza decade di agosto, invece, hanno creato qualche preoccupazione per chi si stava accingendo alla vendemmia. Le irrigazioni di soccorso, laddove possibili, sarebbero di aiuto alle cultivar più tardive al fine di superare lo stress idrico. Le stime fatte fino a questo momento, comunque, potrebbero ulteriormente volgere al negativo se dovesse perdurare il caldo e la siccità. Sardegna (+5%). Positive le previsioni
per la vendemmia 2011, sia per quantità che per qualità,
complici anche le condizioni meteo favorevoli nella fase di maturazione
delle uve. Grazie alla prevenzione e ai pochi sbalzi di umidità,
non si sono registrati problemi di attacchi fungini per cui le uve sono
ottime dal punto di vista sanitario. Fino a metà agosto, la maturazione
delle uve è proseguita in modo perfetto. Il gran caldo, però,
e lo Scirocco che hanno caratterizzato la seconda quindicina di agosto,
con un tasso di umidità superiore all'80%, ha costretto i viticoltori
ad iniziare la stagione della vendemmia, in diverse zone dell'isola, con
un anticipo di 15 giorni rispetto al 2010, per non rischiare di perdere
il bagaglio aromatico.
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