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FATTI E
PERSONE
Expo 2015: Coldiretti, per 46 % il cibo è simbolo del made
in Italy
La cucina e i piatti della tradizione italiana sono l’aspetto
più rappresentativo dell’identità nazionale per il
46 per cento degli italiani che li ritengono più significativi
della cultura (37 per cento), della moda (9 per cento), del calcio (5
per cento) e della scienza e tecnologia (3 per cento). E’ quanto
ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel rendere
noti i risultati di un sondaggio realizzato da Coldiretti-Swg nel corso
del suo intervento a Villa Erba a Cernobbio al primo “International
Participants Meeting” di Expo 2015.
C’è una straordinaria Italia che viviamo tutti i giorni e
che il mondo ci invidia: è l’Italia del buon cibo, della
variegata agricoltura che modella paesaggio e società, che si nutre
di tradizione e innovazione e che - ha sottolineato Marini - ci
permette di detenere i primati della qualità e della sicurezza,
della biodiversità e della sostenibilità ambientale. È
l’Italia dell’agroalimentare dove - ha continuato Marini -
convivono export di grande valore e vendita diretta degli agricoltori.
Dove, con l’impresa familiare, si insegna ai Paesi meno fortunati
la strada da seguire per l’autosufficienza alimentare. Questa è
l’Italia che con l’Expo 2015 dobbiamo raccontare al mondo.
Il biglietto da visita dell’Italia è il cibo, il Made in
Italy e - ha precisato Marini - questo Paese ha molto da raccontare sulle
cose fatte, sulla biodiversità, sui modelli produttivi, sulla vicinanza
tra produttori e consumatori.
Il modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato
primati non solo nella qualità, tipicità e nella salubrità
delle produzioni, ma anche - ha rilevato Marini - nel valore aggiunto
per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità
di superficie dall'agricoltura italiana, che è oltre il triplo
di quella Usa, doppia di quella inglese, e superiore del 70 per cento
di quelle di Francia e Spagna.
L'Italia - ha ricordato Marini - è l’unico paese al mondo
che può contare anche sulla leadership europea nel numero di imprese
biologiche e nell'offerta di prodotti tipici con ben 229 denominazioni
di origine riconosciute a livello comunitario e 4606 specialità
tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 511 vini a denominazione
di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione
geografica tipica (Igt). Le produzioni italiane hanno poi il primato della
sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento
di campioni regolari di frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici
al di sotto dei limiti di legge. Un patrimonio che è disponibile
a italiani e turisti grazie - ha sostenuto Marini - alla più vasta
rete di vendita diretta presente in Europea grazie ai punti vendita, i
mercati e le botteghe di campagna amica.
Il nostro paese vanta un paesaggio unico che - ha concluso Marini - è
meta di un crescente flusso turistico nei 871 parchi e aree protette presenti
in Italia che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale. Una
tendenza confermata dalla crescita dell'agriturismo che può contare
su 19.000 aziende agricole. E il nostro paese è anche leader europeo
per il turismo enogastronomico, con un movimento annuo di circa 5 milioni
di appassionati. (www.coldiretti.it)
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