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FATTI E
PERSONE
Capodanno: salteranno in aria 80 milioni di tappi
Fiume di spumante e 3 tonnellate di sughero pronte per il
riciclo. Cia: per il brindisi si spenderanno quasi 450 milioni di euro.
Il 58%sceglie bollicine dolci e solo 1 italiano su 20 berrà champagne
Allo scoccare della mezzanotte dell’ultimo
dell’anno salteranno in aria 80 milioni di tappi. Tante sono le
bottiglie di spumante con cui gli italiani brinderanno al 2012, con una
netta preferenza per le bollicine tricolore, che vinceranno sullo champagne
nel 95% dei casi. Ma, fatti gli auguri e i beneauguranti “cin cin”,
non dimentichiamoci dei tappi di sughero. Promuoverne la raccolta differenziata
in un’ottica di riciclo e riutilizzo ha una valenza non solo ambientale,
ma anche economica. Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori.
Sul 2010, i consumi di bollicine a Capodanno resteranno stabili nelle
quantità - spiega la Cia - ma non in valore. Complice la crisi
economica e la stangata della manovra, le famiglie “accorceranno”
il budget orientandosi verso etichette più economiche, con una
fascia di prezzo compresa in media tra i 5 e i 12 euro. Per una spesa
complessiva stimata di 450 milioni di euro. Più in dettaglio, ben
il 66% delle bottiglie verrà stappato in casa con amici e parenti,
contro il 34% di locali e veglioni di San Silvestro. E a prevalere nei
gusti degli italiani - continua la Cia - sarà ancora una volta
lo spumante dolce (58% delle preferenze), seguito da quello secco o ”brut”
(con il 37%). Lo champagne invece raccoglierà solo il 5% delle
preferenze: vuol dire che solamente un italiano su venti sceglierà
il “made in France”, invece, delle bottiglie nazionali.
Quanto ai tappi, piuttosto che disperderli nell’ambiente, la Cia
invita i consumatori a raccoglierli e conservarli per il riciclo. In una
prospettiva antispreco ed ecosostenibile. Se è vero che più
del 60% del sughero nel mondo è usato per fare tappi per i vitivinicoltori
e che, una volta utilizzati per le bottiglie non possono essere riadoperati
per il medesimo scopo, è anche vero che possono trovare mille nuovi
impieghi. E i riusi non sono soltanto quelli creativi nel campo dell’artigianato,
del design e dell’abbigliamento e calzaturiero (solo con i tappi
di Capodanno si potrebbero “rifinire” 600.000 paia di scarpe)
- ricorda la Cia - ma anche quelli economicamente rilevanti della bioedilizia
e dell’architettura “green”, che lava, tritura e riutilizza
il sughero come isolante termoacustico e naturale.
Per questo, con un minimo di accortezza, 3 tonnellate di sughero, invece
di diventare “tappeti di spazzatura”, possono essere reinseriti
nei cicli produttivi senza gravare sul patrimonio ambientale. Tanto più
- conclude la Cia - che ormai in varie parti del Paese sono attivi raccoglitori
specifici per il sughero e associazioni che si occupano del recupero e
della gestione di questa risorsa. Donando anche al tappo di spumante una
vera e propria “seconda vita”. (www.winenews.it)
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