FATTI
E PERSONE Una tendenza al ribasso, fa notare l’Organizzazione agricola, che è determinata sia dall’andamento deflazionistico dei prezzi dei prodotti alimentari rispetto al 2008, sia dalla contrazione delle quantità acquistate. Non a caso, secondo l’Istat, il 36% delle famiglie italiane ha dichiarato di aver ridotto, nel 2009 sia la quantità sia la qualità dei prodotti alimentari acquistati. Si conferma, quindi, il ruolo anti-inflattivo dei consumi alimentari che, dopo un periodo di relativo dinamismo, è tornato a far sentire i suoi effetti positivi sulle tasche dei consumatori. “Ma - rimarca Confagricoltura - non dobbiamo dimenticare che questo significa prezzi all’origine inferiori nelle campagne, che comprimono i redditi degli agricoltori, non a caso diminuiti del 21 per cento nel 2009 rispetto all’anno precedente. Confagricoltura evidenzia però anche il dato strutturale di contenimento della spesa alimentare sul complesso dei consumi delle famiglie italiane, scesa nel 2009 sotto il 19 per cento. “Una tendenza che deve far riflettere - spiega -. Se si contraggono gli spazi della domanda interna, che peraltro è sempre più soddisfatta dall’offerta estera in virtù del ravvicinamento dei mercati, è necessario guadare all’export, per rimanere competitivi. Occorre, dunque, un’adeguata politica di promozione e rilancio delle nostre imprese sui mercati esteri. Confagricoltura
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