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FATTI
E PERSONE
Sondaggio dal Salone del Gusto sulle abitudini di consumo e di acquisto
Sondaggio tra i visitatori dello Stand del Veneto per capire abitudini
di consumo e acquisto dei prodotti veneti: meglio le aziende e gli enti
nazionali per certificare la bontà dei prodotti. Made in Veneto
significa “tipico”. Radicchio, Asiago e Prosecco i nomi veneti
più conosciuti.
Chi dovrebbe certificare la tipicità dei prodotti alimentari? È
una delle domande del sondaggio effettuato dalla Regione del Veneto al
suo stand per conoscere le abitudini di consumo dei visitatori oltre che
la loro conoscenza delle tipicità venete. Il campione intervistato
è di 266 persone, 172 uomini e 94 donne, età media 48 anni.
Potendo scegliere, con una risposta aperta, il soggetto a cui affidare
la certificazione dei prodotti, 184 preferenze sono andate all’azienda
stessa, 104 a un ente nazionale, 94 agli enti territoriali locali e ben
84 a soggetti terzi come Slow Food o le Associazioni dei Consumatori.
La Comunità Europa, l’organismo attualmente preposto, ottiene
44 preferenze.
Un ruolo fondamentale, quello delle certificazioni, se si considera che
il 61% le ritiene una garanzia di qualità e provenienza e il 30%
le trova utili in fase di acquisto. Solo un’esigua minoranza le
considera inutili per l’acquisto (4%), motivo di confusione (3%)
o non ne conosce proprio il significato (2%).
Quando acquistano un prodotto alimentare, gli intervistati sono attenti
in primo luogo alla sua zona di provenienza (54%); il 29 % alle certificazioni,
l’11% alla scadenza e il 9% al prezzo.
Una scelta non facile, quella dell’acquisto, perché le informazioni
contenute sulle etichette sono considerate ottime solo dal 5% dei soggetti.
La maggioranza (55%) le considera migliorabili, mentre il 17% le trova
sufficienti, il 18% insufficiente e solo il 2% le trova ininfluenti ai
fini dell’acquisto.
Alla domanda (aperta) “dove ha acquistato nell’ultimo mese
i prodotti agroalimentari?”, la grande distribuzione riceve 156
preferenze, seguita dal negoziante di fiducia (macellaio, ortofrutta,
ecc) con 138 preferenze, 124 per l’acquisto dal produttore, 54 per
la gastronomia specializzata.
L’80% degli intervistati ha un negozio di fiducia, nella maggioranza
dei casi (51%) perché lo considera una garanzia di qualità
ma anche perché si trovano prodotti altrove introvabili (20%),
i prodotti sono più buoni (14%) e il personale addetto alla vendita
è più competente (15%).
Tra coloro che non hanno invece un negozio di fiducia, le motivazioni
sono legate alla scomodità (39%), al maggiore costo dei prodotti
(20%), al troppo tempo necessario per fare la spesa nei negozi rispetto
all’ipermercato (17%). Il 2% non ritiene che il negozio di fiducia
garantisca un valore aggiunto in termini di qualità (2%), mentre
al 22% non interessa.
Ha un produttore di fiducia il 63% degli intervistati, soprattutto perché
considera i prodotti più buoni (34%) o più sani (31%); per
il l0% si tratta di una scelta consapevole per ridurre l’impatto
ambientale, il 7% apprezza il minore costo, infine l’8% si sente
in questo modo più vicini alla natura. Il 37% tra quelli
che non ha un produttore di fiducia, motiva la scelta soprattutto per
la scomodità dell’acquisto (40%), la perdita di tempo (20%).
Solo il 17% non è interessato, ma il 23% sostiene di sentirsi meno
tutelato in questa forma di acquisto diretto.
I visitatori del Salone del Gusto mostrano una consapevolezza e un’attenzione
a ciò che mangiano in che conferma come questa fiera sia una vetrina
perfetta per i prodotti tipici Veneti. Il fatto che un prodotto sia Made
in Veneto evoca tra gli intervistati in primo luogo l’idea di tipicità
(68%), per il 14% è un valore positivo, per il 7% è indice
di bontà, per il 6% è più sano, solo il 5% considera
l’informazione ininfluente, mentre nessuno associa ai prodotti veneti
valori negativi.
Alla richiesta di indicare tre prodotti agroalimentari associati al Veneto,
i più citati sono stati, nell’ordine: Radicchio, formaggio
Asiago, Vini (generico), Prosecco e Amarone.
Ufficio Stampa Regione Veneto al Salone del Gusto
Manuela Caminada – Ideeuropee
tel 0245487544
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