FATTI E PERSONE

Sagre, gli italiani chiedono l’applicazione del Manifesto

Sulla base del sondaggio lanciato da “Italia a Tavola” e Oliovinopeperoncino, la maggioranza dei votanti è concorde: la qualità delle sagre va peggiorando. Le regole espresse nel “Manifesto delle Sagre autentiche” devono servire come punti di riferimento per una riorganizzazione normativa seria

Gli italiani non sono soddisfatti delle sagre che, prevalentemente nella stagione estiva, ogni anno animano i piccoli centri urbani e le piazze cittadine. È quanto emerge in sintesi dal sondaggio lanciato all’inizio del mese di ottobre da “Italia a Tavola” in collaborazione con Oliovinopeperoncino e conclusosi oggi, 17 novembre, con un numero di votanti superiore al migliaio. In seguito alla pubblicazione del Manifesto in cui venivano indicate le 7 regole a cui una Sagra si deve attenere perché possa essere definita tale, e quindi autentica, abbiamo posto ai lettori di www.italiaatavola.net alcune domande per andare a fondo del problema e avere un riscontro sull’importante iniziativa.

La maggioranza dei votanti è d’accordo su che cosa dovrebbe essere una sagra: prima di tutto un evento centrato su un prodotto agricolo o una ricetta del territorio (51%), e in seconda battuta un’occasione ricreativa e di socializzazione (22%) e un modo per favorire il turismo (15%).
Il 49% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di essere stato ad una sagra durante l’estate 2010, il che significa che le feste in piazza sono un forte richiamo, almeno per un italiano su 2. Preoccupante, però, il dato fornito dal secondo quesito: la maggioranza (51%) ha notato peggioramenti nella qualità generale delle ultime sagre rispetto a quelle visitate in precedenza. Forse perché gli espositori presenti spesso non proveniva dal territorio in cui aveva luogo la sagra (complessivamente per l’87% dei votanti), oppure perché i prodotti degustati non erano sempre locali (87%).
Andando più nello specifico, delle 1.003 persone che hanno partecipato al sondaggio solo una su 4 si dice soddisfatta dell’organizzazione e della preparazione dei piatti; il 35% è poco soddisfatto, mentre il 40% non lo è per niente. Preoccupante la percentuale di chi (54%) ha rilevato forti carenze dal punto di vista igienico-sanitario: un motivo in più per disciplinare con urgenza una serie di manifestazioni che, in virtù della mancanza di controlli seri e costanti, trascurano la pulizia degli ambienti e delle attrezzature, mettendo a rischio anche la salubrità delle pietanze somministrate.
Le regole proposte nel “MANIFESTO DELLE SAGRE AUTENTICHE” sono risultate tutte valide per un votante su 2, un risultato più che soddisfacente, mentre per il 39% si tratta solo di una dichiarazione di principi. Dopo la pubblicazione del Manifesto la parola dovrebbe passare, secondo il 44% dei partecipanti al sondaggio, alle Regioni, che dovrebbero varare norme più restrittive; per il 32% dovrebbero essere gli stessi organizzatori delle sagre ad autoregolarsi facendo sì che le indicazioni del Manifesto vengano sempre rispettate; il 22% ritiene invece che dovrebbe intervenire il Governo con una legge che recepisca i principi indicati.
 
Di seguito riportiamo in dettaglio i risultati del sondaggio, al quale hanno partecipato, come abbiamo detto, 1.003 persone.



Di Lucio Tordini – www.italiaatavola.net