|
FATTI
E PERSONE
E’ boom di orti in città
Li coltiva un giovane su quattro e preferisce il bio. L'agricoltura
urbana al centro della BioDomenica 2010 di Aiab, Coldiretti e Legambiente.
Il 3 ottobre appuntamento in 100 piazze d’Italia e, quest’anno,
anche all’estero per promuovere prodotti biologici, sicuri e di
qualità.
Un giovane italiano su quattro coltiva un orto bio. Gli orti urbani, in
particolare, conquistano per la loro capacità di favorire il recupero
del rapporto diretto con la terra e con il cibo, di costruire aggregazione
sociale e di risparmiare senza rinunciare alla qualità. Il tema
della sempre maggiore diffusione degli “orti urbani biologici”
è stato al centro del Convegno “Biologico glocal: nuove forme
di agricoltura urbana”, uno degli appuntamenti della Biodomenica
2010, la campagna organizzata da Aiab, Coldiretti e Legambiente.
La Biodomenica torna quest’ anno il 3 ottobre in cento piazze italiane
e per la prima volta varca anche i confini nazionali. L’appuntamento
di Aiab, Coldiretti e Legambiente da undici anni fa incontrare, nelle
strade e nei centri delle città, i produttori biologici con i consumatori
alla ricerca di cibo buono e sano.
E proprio in città, negli ultimi anni, si è consolidato
l’interesse per l’orto: dalle metropoli come Roma, Napoli,
Milano, alle grandi e medie città come Palermo, Pesaro, Bologna,
Firenze, Pisa, Torino, fino ai comuni più piccoli come Orbassano,
Buccinasco e Chivasso.
Si tratta in genere di piccoli lotti di terreno (tra i 40 e i 65 mq.)
per lo più di proprietà comunale, assegnati in comodato
ai cittadini che ne fanno richiesta e che li coltivano per consumi familiari.
Una passione che coinvolge allo stesso modo uomini e donne e che piace
ai giovani, considerato che è coltivata da più di uno su
quattro di quelli con età compresa tra i 25 e i 34 anni. L'interesse,
addirittura, aumenta con l'età e raggiunge quasi la metà
degli over 65.
L’orto urbano rientra anche tra le buone pratiche utili a rispondere
alla crisi climatica, alimentare ed economico-sociale. La Biodomenica
2010 vuole mettere l’accento proprio su questa caratteristica “glocal”,
un modello che agisce a livello locale rispondendo alla crisi globale.
Al convegno sul Biologico Glocal, hanno partecipato tra gli altri, Gianni
Alemanno (sindaco di Roma), Julien Custot (Fao), Babacar Diop (Presidente
Federation Ong du Senegal), Toni De Amicis (direttore fondazione Campagna
amica), e Sergio Marelli – (presidente Comitato italiano sovranità
alimentare).
Durante la conferenza stampa di presentazione della Biodomenica, seguita
al convegno, Andrea Ferrante (presidente Aiab), Stefano Masini (responsabile
Ambiente Coldiretti), Sebastiano Venneri (vicepresidente Legambiente)
hanno presentato le piazze italiane e, novità di questa edizione,
le piazze internazionali in cui si svolgerà la Biodomenica il 3
ottobre: Senegal, Bolivia, Spagna, Francia e Australia. (www.aiol.it)
|
|
|