FATTI
E PERSONE Confagricoltura pone in evidenza come l’andamento dei prezzi medi complessivi per la prima volta da inizio anno sia di segno meno (-0,2%); ciò soprattutto per la diminuzione, rispetto al mese precedente, di quelli di trasporti e comunicazioni (che hanno registrato rispettivamente -1,7% e -1,3%). Però c’è da dire che se l’indice generale a settembre 2010 su settembre 2009 è cresciuto dell’1,6%, quello degli alimentari, nello stesso periodo, è aumentato solo dello 0,4%. E così la dinamica tendenziale negli ultimi dodici mesi degli alimentari è decisamente più contenuta di quella dei prezzi di tutti i prodotti (+0,1% rispetto a +1,3%). Entrando nel dettaglio, i prezzi al consumo, a settembre rispetto ad agosto, sono rimasti invariati per pane e cereali, oli e grassi (0%), carni (+0,1%); aumentano lievemente a settembre latte, uova e formaggi (+0,2%); maggiori incrementi solo per vegetali (+0,8%) e frutta (+1,6%), che registrano comunque una variazione tendenziale meno positiva (+0,6% per i primi ed addirittura di segno negativo, -2,6%, per la seconda). “Pur in un periodo di crisi il sistema agroalimentare sta dando un contributo al contenimento dell’inflazione - conclude Confagricoltura -. I rapporti all’interno della filiera vanno comunque meglio definiti da accordi interprofessionali per prodotto in modo da evitare gli effetti della volatilità dei mercati sui redditi dei produttori e sui prezzi pagati dai consumatori. Con vantaggi reciproci per tutti gli attori della filiera, compresi gli utenti finali”.
Confagricoltura
|