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FATTI
E PERSONE
CALDO: STRAGE POMODORI NEI CAMPI E MENO LATTE IN STALLE
Il caldo fa strage di pomodori con un calo stimato del 20 per cento
mentre nelle stalle si registra un crollo delle produzioni per effetto
dello stress a cui sono sottoposte le mucche. Sono questi alcuni effetti
del caldo evidenziati dalla Coldiretti su piante e animai nelle campagne dove
si sono registrati i piu’ elevati picchi di temperatura come nella
pianura padana. In Italia la prima decade di luglio ha fatto registrare
- riferisce la Coldiretti - una temperatura massima superiore di 1,3 gradi
centigradi rispetto alla media del periodo di riferimento del trentennio
1970-2000, sulla base dei dati della statistica decadale Ucea. La situazione
piu’ difficile - precisa la Coldiretti - si è registrata
nelle regioni del nordest Italia dove nello stesso periodo si sono registrati
scostamenti di 3,5 gradi in piu’ rispetto alla media ed in quelle
del centro ovest dove il termometro è risultato superiore di 2,6
gradi rispetto alla media. La produzione del pomodoro destinato a passate,
polpe e conserve scenderà probabilmente a 600 quintali per ettaro
rispetto agli 800 di una situazione normale. Sopra i 30 gradi –
spiega la Coldiretti - anche le piante vanno in stress e, non riescono
piu' a lavorare e si fermano, nonostante l'irrigazione. I campi sono stati
stretti in una morsa di condizioni meteo estreme: prima le piogge torrenziali
del mese scorso hanno allagato i campi e impedito lo sviluppo delle radici,
mentre adesso - continua la Coldiretti - l'afa africana sta indebolendo
i pomodori, che seccano, facendo cadere fiori e frutti. A sentire gli
effetti del grande caldo sono anche le mucche nelle stalle che, stressate
dalle alte temperature, producono fino al 15 per cento di latte in meno,
rispetto ai circa 30 litri al giorno che vengono munti in periodi normali.
Una emergenza - sottolinea la Coldiretti - aggravata notevolmente dall'umidità
che, come per persone, aumenta la sensazione di caldo anche per le mucche.
Per loro - riferisce la Coldiretti - la temperatura ideale è fra
i 22 e i 24 gradi, invece con l’arrivo dell'afa gli animali hanno
iniziato a soffrire, mangiano poco, bevono molto e producono meno latte.
In soccorso nelle stalle sono state allestite - riferisce la Coldiretti
- doccette, ventole e condizionatori ed utilizzati integratori specifici
a base di sali di potassio nell'alimentazione preparata dagli allevatori.
Al brusco calo delle produzioni di latte si aggiunge dunque anche - conclude
la Coldiretti - un notevole aumento dei costi alla stalla per i maggiori
consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per sopperire
alle necessità di benessere delle mucche colpite dall'afa.
www.coldiretti.it
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