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FATTI
E PERSONE
Galan: occorre fare di più per sostenere il biologico
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
ha commentato la presentazione degli ultimi dati del Sinab relativi al
2009, che forniscono ogni anno una fotografia sullo stato di salute del
biologico italiano
“I prodotti della nostra agricoltura biologica vengono apprezzati
sempre di più dai cittadini italiani ed europei , ha dichiarato
il ministro Galan a commento della presentazione degli ultimi dati del
Sinab (www.sinab.it) relativi al 2009,
che forniscono ogni anno una fotografia sullo stato di salute del biologico
italiano, ma bisogna fare ancora di più per sostenere le imprese
agricole biologiche, che si impegnano in un settore che fa della qualità,
per i prodotti e per l’ambiente, il suo asse portante”.
Al 31 dicembre 2009 sono 48.509 gli operatori biologici in Italia, con
una riduzione complessiva, rispetto allo scorso anno di circa due punti
percentuali. Sono soprattutto i produttori a risentire di un calo importante
(-3.7%), mentre i trasformatori che operano in regime di agricoltura biologica
continuano a crescere (+3.5%). Per le superfici invece vengono registrati
dal Sinab 1.106.684 ettari coltivati in biologico, con una crescita rispetto
allo scorso anno pari a circa il 10%.
L’Italia mantiene comunque il primato in Europa per numero di operatori
certificati impegnati nella filiera dell’agricoltura biologica e
resta leader europeo per ettari di superficie coltivati secondo il metodo
biologico (escludendo i boschi e i pascoli gestiti in biologico, in cui
la Spagna primeggia). “Di concerto con le Regioni, ha continuato
il Ministro, anche nell’attuazione dei Piani di sviluppo rurale,
bisogna favorire la conversione di nuove aziende verso il biologico e
individuare degli strumenti, per migliorare la strutturazione delle filiere,
di cui il biologico ha fortemente bisogno. Il Ministero è impegnato
nello sviluppo del settore con uno specifico Piano d’azione nazionale
che sta supportando molto la promozione del settore, anche di concerto
con le Regioni, e la semplificazione amministrativa, per ridurre il carico
burocratico delle aziende biologiche”. “L’obiettivo
che ci poniamo, ha concluso il Ministro, è quello di favorire quanto
più possibile l’accesso delle nostre imprese agricole a questo
mercato in forte espansione e rispondere quindi alle richieste dei consumatori”.
Secondo i dati del Sinab alle regioni del sud spetta il primato per superfici
agricole condotte secondo il metodo biologico (Sicilia, Puglia e Basilicata)
e per numero di aziende agricole biologiche (Sicilia, Calabria e Puglia)
mentre al nord sono concentrate la maggior parte delle imprese di trasformazione
(con il primato dell’Emilia Romagna e della Lombardia). I principali
orientamenti produttivi del biologico italiano (escluse le superfici a
foraggi, prati e pascoli) riguardano, in ordine di importanza: i cereali,
l’olivo, la frutta (compresa quella in guscio), la vite, gli agrumi
e gli ortaggi.”. Così il Ministro delle politiche agricole
alimentari e forestali, Giancarlo Galan.
Fonte: www.aiol.it
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