RECENSIONI Chi
ha avuto occasione di assistere ad una presentazione di Evelyne Resnick,
ne ha sicuramente apprezzato il modo di parlare calmo e semplice e la
capacità di comunicare concetti importanti tramite avvincenti storie
di persone o aziende che alleggeriscono la narrazione pur trasmettendo
il messaggio. Cosi è anche il suo ultimo libro “Wine Brands”
edito da Palgrave Macmillan UK, ma ormai disponibile in tutta Europa.
Il libro ha lo scopo dichiarato “di portare i lettori attraverso
la storia del vino in vari paesi e guidarli nel 21esimo secolo, dove il
vino è un nuovo trend, con nuovi consumatori e nuovi mercati”.
Un progetto decisamente ambizioso per le 184 pagine – figure comprese
– che compongono l’opera. Dal libro non bisogna aspettarsi
analisi troppo approfondite, ma nel complesso esso raggiunge il suo scopo
spiegando, tramite alcuni esempi, come il consumatore stia cambiando identità,
non solo perché nuovi paesi si affacciano sul panorama dei consumatori
- Cina, india e Russia in primis – ma anche perché sta cambiando
in generale il modo di rapportarsi al vino. Accanto al tradizionale metodo
di marketing e comunicazione centralizzato e “top down”, che
presuppone che il destinatario accetti e creda a ciò che il marketing
dice, pubblica, scrive, si affermano nuovi strumenti che permettono al
consumatore stesso di commentare, di informarsi e parlare direttamente
con il produttore. Cambia la consapevolezza del rapportarsi al prodotto
vino, grazie anche, ma non solo, ai nuovi strumenti che il consumatore
ha a disposizione. Da un mondo dominato da Web1.0 si è arrivati
alla rivoluzione del Web2.0 dei social media, e addirittura appare già
all’orizzonte l’idea di un Web3.0. Tali tecnologie mettono
a disposizione strumenti di comunicazione nuovi, rivoluzionari che non
solo permettono “anche alla più anonima azienda situata nel
più anonimo posto di apparire sulle prime pagine dei motori di
ricerca grazie ad una propaganda orale e ad un marketing virale”,
ma anche al consumatore di divenire autore egli stesso della comunicazione
sul vino. Se il consumatore cambia il suo approccio con il vino, il produttore
deve reagire, deve prendere coscienza di quanto i consumatori dicono sul
suo prodotto nelle comunità virtuali. In questo mondo virtuale
il produttore deve iniziare a comunicare direttamente con il suo consumatore,
il suo cliente, sia per capire quali sono i trend nel consumo sia per
spiegare la propria filosofia di produzione, il proprio prodotto, la propria
azienda. Perché anche questo è uno dei trend che caratterizzano
il nuovo modo di consumare vino: il consumatore oggi vuole sapere di più
sul vino e sulla sua storia, sui processi di produzione, sul suo legame
con il territorio. La comunicazione diventa bidirezionale: dal produttore
al cliente e viceversa. Alcune aziende hanno magistralmente imparato a
cavalcare questa onda e offrono in loco o tramite i molteplici strumenti
di comunicazione del Web2.0 possibilità di approfondire tutti gli
aspetti del vino, un modo per fidelizzare il cliente al prodotto e al
marchio.
|
|||