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RECENSIONI
RISOTTO
Storia di un piatto Italiano, di Alberto Salarelli
Presentato
dall' accattivante copertina di Fedele Toscani " Gara
tra cuochi per il miglior risotto a Bellagio (1952)" la "
Tradizione identitaria di un mito" italiano, il " Risotto"
, come definisce il lavoro accademico di Salarelli il suo presentatore,
professore emerito Giovanni Ballarini, presidente della
Accademia Italiana della Cucina, è finalmente venuto alla
luce a fine Aprile 2010.
Editoriale Sometti, 200 pagine, 14 Euro. RISOTTO
La copertina fa parte dell' antologia delle più sincere rappresentazioni
del piatto simbolo nazionale, o almeno dell' Italia continentale, che
da denominazioni di " piemontese" aveva preceduto la fama della
" minestra di riso di Milano" e poi quella del " giallo"
o " milanese" ricco di onde speziate e mantecate...
Premette l' emerito professore, scienziato, gastronomo e profondo intenditore
della materia, che " numerose ed alcune anche pregevoli sono le storie
anche italiane sul riso e la sua coltivazione, numerosisissme, forse troppe,
sono poi le raccolte di ricette sul risotto, ma mancava un inquadramento
storico critico e sociologico di questa preparazione tipicamente italiana"
.
Condivido il presupposto che faceva parte anche degli scopi con cui diedi
alla luce il primo tomo di Oryza nel 2001, e con cui con
un ritardo netto di 5 anni mi accingo a dare alle stampe il secondo tomo,
pronto dal 2005 nelle stive dei miei Mac... Anzi devo proprio alla stimolo
trasmesso dal professor Salarelli la decisione di concedermi
la nuova edizione, con lo stesso editore... di Oryza 2.
La tipicità, in gastronomia, ha una sua mitologia ed è possibile
condividere con Thomas Mann, Ballarini e Salarelli
" che una cucina è identitaria nella misura nella quale è
intessuta di miti" .
Da questo il salto alla domanda " Chi ha inventato il risotto alla
milanese?" è naturale, quanto lo è l' ultima conclusione
del trattato.
" Risotto piatto internazionale: filologi o creativi, preparati aregola
d' arte o cotti nel microonde, i risotti sono sinonimo d' italianità,
come dimostra il fatto che il cuoco italiano dei Simpson, la celebre serie
dei cartoni animati statunitensi trasmessi dalle televisioni di tutto
il mondo, si chioami proprio Luigi Risotto" .
Ricco di " tradizioni, localismi, tipicità, allora non solo
per il suo gusto, ma per la sua storia intrecciata a doppio filo con l'
evoluzione politica, dell' economia, del costume, cioè - in una
parola - della cultura italiana, il risotto è nei fatti un prodotto
simbolo del nostro migliore Made in Italy" .
Le duecento pagine si snocciolano in gustosi bocconi di apertura alle
tesi più popolari come alle più complesse interpretazioni
di spizzichi di influenze topiche e originali di elevata capacità
creativa e artistica di cuochi e critici. Ciascuno, alla fine, si sentirà
libero di sostenere la sua convinzione. Io resto personalmente affascinato
dall' origine popolare padana, che è comunque una
modalità di cottura sempre più diffusa a livello trasversale
nelle diverse classi sociali, un piatto che, nella sua versione più
povera, tende a proporsi come desinare quotidiano, per cui " si
può dunque ritenere che il risotto derivi, per successive trasformazioni
della tecnica di cottura, dalla minestra di riso" .
Sono indagate tante altre fonti di pensiero, con ricchezza di documentazione
storica e sociale, altrettanto validamente candidabili alla costituzione
del " mito del risotto" . " È plausibile che sia
giunto nel napoletano dalla Catalogna, in considerazione dei legami fra
le consuetudini alimentari delle due regioni, come ha evidenziato Claudio
Benporat riferendosi in particolare allo studio dei ricettari di Maestro
Martino. Ma non è da escludere anche il tragitto inverso: cioè
che dalla Sicilia possa essersi diffusa verso Napoli e poi verso Milano
la ricetta di una pietanza a base di riso di consistenza più solida
rispetto alla tradizionale minestra, nonostante Camporesi non sia
di questa opinione.
La figura misteriosa di Rupert di Nola, forse campano, forse catalano,
è emblematica delle incertezze nelle quali ci si imbatte durante
i tentativi di ricostruire le direzioni assunte dalle ricette del tempo.
Ciò che conta è la necessità di tener presente come
alla base dei due possibili itinerari vi sia il riso cucinato all' orientale:
il pilaf."
Le citazioni, Oryza compresa, sono tutte rispettabilmente esposte,
compresa l' influenza sui lombardo-piemontesi delle opinioni d' autore
espresse al tempo della sua riconosciuta data di nascita, a cavallo degli
ultimi lustri del 1700, dalle testimonianze di Antonio Nebbia maceratese
e di Felice Libera, sacerdote della diocesi di Avio, nel suo manoscritto
custodito presso la Civica Biblioteca Tartarotti di Rovereto. In entrambi
i casi sono superati i confini di Piemonte e Lombardo Veneto storicamente
dominanti nella fama dei " risotti" , significato di forte sapore
di verità popolare che dilagava di bocca in bocca... da minestra
brodosa a minestra " fitta" , da minestra a " vero risotto"
, con tanto di soffrittura...
Penso che sia il gastronomo che il " maestro" creatore di cucina
trovino nel volume l' occasione di un esperimento riuscito di cultura
e sapori, per la mente e per il palato, capaci d' innescare tante altre
alternative di curiosità gustosa.
... Il risotto gioca un ruolo da protagonista e non potrebbe
essere altrimenti: è un modo di cucinare il riso estremamente gustoso,
è flessibile potendosi accoppiare con moltissimi ingredienti di
terra e di mare, è innovativo e moderno, ideale tanto per un borghesissimo
diner dansant,
quanto per un irriverente banchetto futurista.
... Come abbiamo cercato di dimostrare nelle pagine precedenti il risotto
è infatti una preparazione frutto di una storia gastronomica molto
complessa: questa eredità può certamente essere interpretata
in modo semplificato o addirittura ignorata in un codice alimentare massificato.
... La storia del risotto nell' ultimo cinquantennio è per l' appunto
la storia di una preparazione declinata in modi differenti: semplificato
nella cucina quotidiana delle famiglie italiane, brutalizzato da accostamenti
balzani, riscoperto ed esaltato da grandissimi chef, il risotto rimane
sempre e comunque un protagonista indiscusso della nostra gastronomia.
Proprio perché questa affermazione del piatto a livello nazionale
si è infine realizzata in modo definitivo ma certo non senza difficoltà,
risulta quasi profetico il celebre brano del " gran lombardo"
Carlo Emilio Gadda dedicato al risotto alla milanese, intitolato Risotto
patrio.
La cottura
" a risotto" è un metodo, si può dire, specifico
della cucina italiana, che non ha riscontri in altre; ed è un metodo
che incontra sempre più il gusto, anche al di fuori dell' area
di origine, prestandosi a infiniti arricchimenti e variazioni.
Basta cosi? Se volete siamo
disposti ad una tavola rotonda a " dibattito e confronto" ...
Alla prima occasione di " buon risotto" !
Enzo Lo Scalzo, ASA - Agorà
10 maggio
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