RECENSIONI

Cuoco andata e ritorno. Viaggi, sogni, ricette di un uomo che voleva cucinare
Davide Oldani a conversazione con Lucia Morello
Autore: Davide Oldani
Data di Pubblicazione: 2007
Editore: Touring Club Italiano
ISBN: 8836543278
Pagine: 216
Prezzo di copertina: € 14,00

Diciamo, che all’inizio, ho avuto una lieve difficoltà a stabilire una dimensione corretta, intima per immergermi nell’atmosfera descritta dal bravo Davide Oldani e, quindi, ho cercato di stabilire con il libro una sorta di condizione privilegiata, che mi permettesse di comprendere situazioni, eventi ed aspetti autobiografici reali o evocati, relativi all’infanzia, alla famiglia, alla crescita professionale dell’uomo, Davide Oldani e, sequenzialmente, del cuoco Davide Oldani.
La trama del libro è essenzialmente interessante, articolata, meritoria e suscita da subito accesa curiosità, alla conquista del libro che è ben realizzato sia come grafica, sia come impaginazione e chiaramente, per i suoi contenuti.
Nell’opera irrompe con centrata omogeneità, sia uno stile palesemente manualistico (tecnico), che piacevolmente narrativo spesso fondendosi assieme, aspetto questo importante perché le idee ci sono e di tutto rispetto. Eccome, se ci sono!
Una siuazione che ho trovato interessante, è stata quella di creare una mirata univocità tra l’infanzia, l’adoloscenza e la vita dell’autore, non solo professionale ma ad ampio spettro.
Da lodare è, la schiettezza con cui Oldani parla della sua famiglia, delle situazioni di un normale nucleo famigliare dei primi anni ‘70 in Italia, realtà comune in quell’epoca e, nel momento in cui magnifica la solidarietà tra clan e comunità in quei periodi storici, addentrandosi anche in una sorta di analisi sociologica, ben motivata ed in ogni caso, apprezzabile.
Oltre al voluto riferimento legato alla realtà quotidiana dell’hinterland milanese dove Davide Oldani è cresciuto, compaiono poi diverse ricette e soluzioni culinarie raffinate, che vanno ad arrichire la struttura del libro ed il contenuto e, che confermano la bravura di questo grande professionista. Avvicente, il capitolo terzo a pag.37, che inizia con… le stagioni di una volta…Come sono vere le parole di Oldani e come emozionano!
Per riprendere una seducente considerazione fruibile dal titolo, se questa è l’andata,
auspichiamo un ritorno altrettanto convicente e godibile. Complimenti a Davide Oldani, alla sua indiscutubile capacità culinaria-creativa, alla quale va tutta la nostra stima e considerazione ed inoltre, a quest’aspetto umano che si evince leggendo il suo libro e che ci rammenta, come tutti prima d’esser professionisti siamo uomini e, che la memoria, ci serve come mezzo per ricordare chi e cosa siamo stati assieme alle nostri radici. Chi non dimentica è grande, quindi per me Davide, sei grande.

Stefano Buso
docente ed esperto di comunicazione enogastronomica
Associazione Stampa Agroalimentare Italiana