BIBLIOTECA GLI
ANTICHI SAPORI DEI MANGIARI DI STRADA Tra i vecchi mestieri che nel passato trovavano nella strada il loro unico scenario, cera anche quello dei venditori ambulanti di cibo. Di quellantica consuetudine rimangono oggi pochissimi segni. Se non ci stupiamo del venditore di zucchero filato nelle sagre, o troviamo folcloristico il carretto presso cui acquistiamo gelati o caldarroste, saremmo senzaltro sorpresi nel vederci proporre pere cotte dal perecottaio, semi di zucca dal brustolinaio o lintuibile leccornia del poliparo. Una volta tra le mani, il libro di CarloValli si
legge così come si mangiano le ciliegie: una pagina tira laltra.
Dopo lacciugaio, vogliamo sapere del trippaio, poi del ranaiolo,
del lumacaio e della mistucchinaia. Termini spesso introvabili negli attuali
dizionari, ma che definivano la straordinaria varietà e qualità
del fast food dei nostri nonni. Tutti i personaggi vengono
ritratti nei minimi dettagli, dalle tipiche grida che ne annunciavano
la presenza alle indicazioni per riprodurre le ricette di quei semplici
cibi.
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