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RECENSIONI
Le insalate
AA.VV.
Collana Coltura & Cultura
Bayer CropScience Editore
Volume di oltre 600 pagine, rilegato e riccamente illustrato – euro
69
La
collana di libri Coltura e Cultura promossa dalla Bayer si arricchisce
di un nuovo lavoro. Il libro “Le insalate”, edito da Bayer
CropScience è stato presentato a Napoli a un folto gruppo di giornalisti
della stampa specializzata in occasione della Fiera Agrosud Napoli svoltasi
nei primi giorni di marzo.
Un libro di oltre 600 pagine che parla di insalate. L’Italia è
il primo produttore in Europa e terzo nel mondo. Per la prima volta 67
fra i maggiori esperti delle insalate nel nostro Paese hanno fotografato
ogni aspetto di questa coltura: botanica, coltivazione, valore nutrizionale,
mercati, storia, paesaggi, ricette.
Il libro spiega come le insalate, un alimento da sempre considerato “povero”,
in pochi anni ha saputo trasformarsi da Cenerentola a principessa in agricoltura.
Un certo merito va dato anche alla nascita della quarta gamma (le insalate
confezionate) che ha aggiunto a un prodotto un servizio di praticità.
Ma per portare sulla tavola le insalate tagliate, lavate e imbustate –
dice la professoressa Maria Ludovica Gullino dell’Università
di Torino e coordinatrice scientifica del volume – sono state necessarie
innovazioni avanzatissime nella selezione delle varietà, coltivazione
e tecnica post raccolta e conservazione che hanno coinvolto ricercatori
e produttori, risultato di una produzione sofisticata e di grandissima
qualità”
Di insalate ce ne sono in grande quantità, differenze, tipologie.
Vengono generalmente suddivise in lattughe (quelle che si mangiano crude)
e cicorie (quelle generalmente cotte). Paola Sidoti, responsabile della
comunicazione di Bayer CropScience in Italia, ha sottolineato: “Crediamo
fortemente in questo lavoro di ricerca, per divulgare al meglio le informazioni”.
Tuttavia la storia delle insalate è antichissima e, nel corso dei
secoli, si è modificato il modo di mangiare le insalate. Gli antichi
romani erano ghiottissimi di insalate che le condivano con il garum, una
salsa liquida di interiora di pesce salato (sardine, acciughe e alici
pressate), come pure la rucola, le lattughe dalle varie denominazioni.
La Regione Veneto è ricca di insalate tutelate dal marchio europeo
IGP. Famoso è il radicchio di Chioggia Igp, come pure il radicchio
rosso di Treviso igp tardivo, il radicchio variegato di Castelfranco Igp
e l’insalata di Lusia igp, tanto per citare alcuni esempi.
E per mangiare una buona insalata c’è chi dice che bisogna
seguire questa massima: un avaro deve pensare all’aceto, un prodigo
all’olio (extra vergine di oliva, aggiungiamo noi), un saggio al
sale, un giudizioso al pepe, mentre il compito di rimestare il tutto deve
essere affidato a un pazzo.
Maurizio Drago
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