LUOGHI

Alla ICIF - Italian Culinary Institute for Foreigners si inaugura l’Orangerie


Che la ICIF e la cucina italiana uniscono il mondo l’ho sempre pensato, ma il “movente incriminato” è... la cucina italiana che di qualunque Regione sia è la migliore in assoluto e se poi è quella del Piemonte, perdonatemi il campanilismo: non c’è piatto che tenga!
Regione che vai, piatto che trovi, ma qualunque sia è un bene immateriale da tramandare, e come i beni che l’Unesco salvaguardia anche questo fa parte della storia, del folclore e delle tradizioni della nostra bella Italia!
Arte, cultura, storia, paesaggio, folclore, tradizioni e gastronomia sono in nostro passato da non dimenticare perchè senza questo perdiamo la storia delle nostre genti, la nostra storia e senza questa non c’è futuro!
Dalla cucina “famolo strano” a quella molecolare, o quella innovativa, con molta coreografia ma poco sapore e ancor meno sostanza, che distrattamente chiamiamo “nouvelle cousine” di cui preferisco non esporre giudizi, la cucina è diventata... un’alchimia!


l’interno dell’Orangerie

Fortunatamente alla ICIF di Costigliole d’Asti (AT), in Piemonte, e in molte altre scuole di cucina e ristoranti in cui ho avuto il piacere di assaggiare e... apprezzarne i sapori posso ben dire che sono i rappresentanti delle nostre eccellenze culinarie! Chissà perchè tutto il mondo ce le imita e chef di ogni parte del nostro pianeta vengono alla ICIF a imparare a cucinare italiano!
Indubbiamente adattata ai più moderni palati e ad alcune modernità indispensabili come i frigoriferi che conservando perfettamente le carni alle cuoche non abbisogna più quell’eccessivo uso di spezie indispensabile alle nostre nonne per coprire i sapori della carne troppo frollata.
Quello che un tempo era il grasso o la sugna, lo strutto, è stato sostituito dal burro, la selvaggina o cacciagione non è più uno dei pochi modi per procurarsi il cibo e tutto è più digeribile e gradito ai nostri martoriati stomaci, senza cambiare i sapori d’un tempo!
Questa è la cucina italiana da salvare! Questa è quella che si impara nelle scuole alberghiere e che tutto il mondo applaude!
Spremi un tubetto e invece del dentifricio ne esce un “pastrocchio” e senti lo stomaco urlarti: “No! Aiuto! Quella robaccia mangiatela tu!” mentre c’è chi spende cifre da capogiro e resta in... lista d’attesa per “godere” di queste... spremute di cibo chimico...
Personalmente ho avuto il piacere di essere più volte ospite ai saggi degli allievi della ICIF e ogni volta è stato un tripudio di bontà e anche l’occhio ha avuto la sua parte senza disperdere i sapori!


c’è tempo per scherzare con la “Kalinka” tra russi e giapponesi poi il parroco benedice il nastro e si taglia!

L’inaugurazione dell’Orangerie ha dato un’altro impulso, con questa moderna struttura progettata per ospitare nuovi e innovativi laboratori di cucina, comprensiva di aula pratica con postazioni individuali di lavoro attrezzate con piastre di cottura in vetroceramica e forni elettrici ventilati; aula per i primi piatti; aula per la gelateria; aula per la pasticceria, panetteria e pizza; aula Food & Beverage Management; aula Magna con 52 posti ad anfiteatro e multi-screen effetto cinema, per lezioni teoriche, dimostrazioni pratiche, presentazioni di prodotti, banchi d’assaggio, degustazioni tematiche; biblioteca dalla carta stampata al web, tutto il sapere sulla cucina; caffetteria; ristorante a disposizione per gli studenti.


1. la cucina unisce i ragazzi dell’ICIF: russo, giapponese, italiana, brasiliana, coreano, venezuelana - 2. un gruppo di docenti con l’executive chef Mario Sobbia

Negli spazi all’interno del castello la ICIF dispone di Enoteca nelle cantine storiche dove sono raccolte oltre 6.000 etichette, con sala degustazione con venti stazioni polifunzionali attrezzate per lezioni sul vino e sull’olio; elaioteca che offre una rassegna di oli italiani IGP e DOP e biologici, extravergini di oliva italiane; laboratorio di cioccolateria; crotin dei salumi tipici italiai; crotin dei formaggi; officina aromatica, con erbe aromatiche e spezie; emporio dedicato alla esposizione e vendita delle eccellenze italiane di tutta Italia, rigorosamente selezionate dalla ICIF; sala ristorante in un ambiente raffinato ed esclusivo per ospitare cene ed eventi di rappresentanza.
Non è mancata la presenza di alcune scuole partner presenti in America, Inghilterra, Brasile e rappresentanti degli uffici ICIF del mondo, Messico, Brasile, Olanda, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Turchia, Taiwan, ecc.


1. affettati che delizia! - 2. due deliziosi primi: agnolotti e risotto - 3. Mario Sobbia visita la cucina

Per l’occasione sono stati premiati alcuni tra i migliori allievi che hanno mantenuto gli insegnamenti promuovendo la cucina italiana nel mondo, ma va ricordato che gli “allievi” sono tutti chef e proprietari di vari ristoranti italiani nel mondo!
Tra gli allievi premiati troviamo Chan Park, Corea del Sud; Cristina Isabel Morataya Giron Honduras; Manoella Buffara, Brasile; Masahiko Kobe, Giappone; Paolo Francesco Malito, Canada; Johnson Thomas Cheney, Stati Uniti d’America; Malcom John Fogg, Gran Bretagna.


1. un tripudio di formaggi d’ogni tipo - 2. la mia passione: tiramisù!

Sono 260 i prestigiosi ristoranti convenzionati con la ICIF in tutta Italia, di cui 126 stellati Michelin, dove gli allievi dei Master svolgono alcuni mesi di apprendimento formativo sulla cucina tradizionale delle Regioni italiane e tra questi sono stati selezionati: “Piazza del Duomo” di Alba (CN), chef Enrico Crippa. “Da Vittorio” di Brusaporto (BG) chef Enrico e Roberto Cerea. “Antica Corona Reale” di Cervere (CN), chef Gianpiero Vivalda. “Combal Zero” di Rivoli (TO), chef Davide Scabin. “Guidoristorante Villa Reale Tenuta Fontanafredda” di Serralunga d’Alba (CN), chef Ugo Alciati.


1. qualche esempio goloso - 2. la signora Sobbia con Libralon uno dei fondatori ICIF

Nel 2014 la ICIF sarà presente ad eventi internazionali: Riva del Garda (Italia), Monaco e Berlino (Germania), Istanbul e Izmir (Turchia), Mosca (Russia), San Paolo (Brasile), Tokio (Giappone), Salonicco (Grecia), in vari stati degli Stati Uniti d’America, Londra (Inghilterra), Shanghai (Cina), Timisoara, Bucarest e Targoviste (Romania), e nel 2015 parteciperà all’EXPO a Milano.

di Alexander Màscàl e Matteo Saraggi

 


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