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LUOGHI
La cantina di Downing Street
Ci sono volute 61 pagine per elencare,
con tanto di note di degustazione, tutti i vini presenti nella cantina
di Downing Street, gestita dal Ministero degli esteri: sono 36.527 bottiglie
per un valore di 3,2 milioni di sterline
Ci sono volute 61 pagine per elencare,
con tanto di note di degustazione, tutti i vini presenti nella cantina
di Downing Street, gestita però dal Ministero degli Esteri: sono
36.527 bottiglie e, se la maggior parte sono a disposizione degli eventi
diplomatici (nel 2013 ne sono state stappate 5.547, il 20% in più
del 2012), molte altre rappresentano un vero e proprio tesoro.
Il valore della cantina, infatti, nel 2013 è addirittura aumentato
sul 2012, e adesso è stimato in 3,2 milioni di sterline, e così
può capitare di imbattersi in un Corton 1961 Grand Cru Côte
de Beaune, valutato 500 sterline, e descritto come un “tesoro nazionale
da usare con estrema cautela e solo per i capi di Stato”, come in
un Meursault Charmes da 40 sterline, accanto al quale, come rivela il
“The Independent”, c’è scritto solo “non
usare”.
Però, dalla migliore annata di Château Lafite all’etichetta
più banale, la cantina è totalmente autofinanziata, tanto
che nel corso del 2013 54 bottiglie di altissimo livello sono finite all’asta
per un incasso complessivo di 63.000 sterline, di cui solo 49.000 sono
state reinvestite, con l’obiettivo, come spiega un portavoce del
Governo, “di offrire, che si tratti di feste nazionali, visite di
Stato o di ricevere ospiti del Governo, un caloroso benvenuto”.
Del resto, tra Primi Ministri e vino è sempre scorso buon sangue,
come raccontano proprio le note di degustazione della cantina, redatte
da 4 Master of Wine che le hanno arricchite di citazioni di Capi di Stato
britannici e stranieri e, se Obama ha definito un vino “saponoso”,
Margaret Thatcher, nel 1989, definiva lo Château Margaux Premier
Cru Classé 1961, “seta” ... (www.winenews.it)
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