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LUOGHI
Unesco, l'Etna è nel patrimonio mondiale
È uno dei vulcani «più emblematici e
attivi del mondo». Il sindaco Bianco: «Riconoscimento importantissimo»
L'Unesco ha inserito la scorsa settimana
l'Etna nel patrimonio mondiale definendolo come uno dei vulcani «più
emblematici e attivi del mondo». Il comitato dell'Unesco è
riunito nella sua sessione annuale a Phnom Penh in Cambogia.
LA MOTIVAZIONE - L'Unesco, nella motivazione, ricorda come del gigante
catanese si scriva da almeno 2700 anni, e questo rappresenta «uno
dei più documentati record mondiali nel campo dei vulcani».
E ancora: «I crateri del vulcano, le ceneri, le colate di lava le
grotte di lava e la depressione della Valle del Bove, fanno del monte
Etna una destinazione privilegiata per la ricerca e l'educazione»,
continuando ad avere un ruolo importante capace di influenzare «la
vulcanologia, la geofisica e altre discipline di scienza della terra».
«La sua notorietà», si legge ancora nella motivazione,
«la sua importanza scientifica, i suoi valori culturali e pedagogici
sono», conclude l'Unesco, «di importanza mondiale».
PARCO - La zona classificata dall'Unesco come patrimonio mondiale, fa
parte del Parco dell'Etna creato nel 1987. Il Comitato del patrimonio
mondiale dell'Unesco nella sua riunione annuale di Phnom Penh deve vagliare
l'iscrizione nel patrimonio di 31 luoghi naturali e culturali. Fino ad
ora sono 962 i siti iscritti in 157 paesi. Tra i siti che hanno chiesto
l'ammissione per il loro «valore universale eccezionale» figurano
tra gli altri le Ville e i giardini medicei in Italia, il monte Fuji in
Giappone e la città di Agadez in Niger. L'Etna è il quarto
patrimonio mondiale italiano iscritto per criteri naturali, dopo le isole
Eolie, il monte S. Giorgio e le Dolomiti
ORLANDO - La notizia dell'assegnazione dell'importante riconoscimento
era stata annunciata il 3 maggio scorso dal ministro dell'Ambiente, Andrea
Orlando, che aveva commentato così: «È un traguardo
significativo per l'Italia. Il riconoscimento Unesco, come è già
avvenuto recentemente con le Dolomiti, è un'opportunità
per il nostro Paese per coniugare la tutela dell'ambiente con la valorizzazione
del territorio, investendo così nello sviluppo sostenibile».
Oggi Orlando aggiunge che il riconoscimento «mette in rilievo l'importanza
delle politiche nazionali e locali di conservazione che contribuiscono
alla valorizzazione del territorio».
LA MOSTRA - E un omaggio a 360 gradi al vulcano siciliano arriva, nelle
prossime settimane, dalla mostra «Etna patrimonio Unesco»
ospitata a Palazzo della Cultura dal 4 luglio al 4 agosto 2013. Quaranta
gigantografie di scatti del fotoreporter Antonio Parrinello, una sala
video con la proiezione di una serie di corti e mediometraggi che hanno
per protagonista l’Etna, i suoi crateri, i suoi boschi e un’installazione
della stilista catanese Marella Ferrera che, attingendo al suo Archivio
Storico, renderà omaggio alla «montagna» con un abito-scultura
tessuto con scaglie di pietra lavica ceramizzata.
IL COMMENTO DI BIANCO - «Si tratta di un importantissimo riconoscimento
e va sottolineato come la decisione sia stata presa all'unanimità.
Si tratta inoltre di una straordinaria opportunità per sviluppare
il turismo in Sicilia e in particolare a Catania». Lo ha affermato
il sindaco di Catania Enzo Bianco commentando la notizia dell'inserimento
dell'Etna nel patrimonio mondiale dell'Unesco, che ha appreso mentre in
municipio era in corso la visita del Presidente della Regione Rosario
Crocetta, che ha anch'egli manifestato grande soddisfazione. In particolare,
il sindaco di Catania ha sottolineato la necessità di «sfruttare
il riconoscimento Unesco per far diventare Catania, anche in vista della
nascita della città Metropolitana, appetibile per tipi di turismo
naturalistico, anche, per esempio, con lo sviluppo di sentieri percorribili
in bicicletta»
(http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it)
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