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LUOGHI
Paesaggio olivicolo, patrimonio da tutelare: 10 milioni di ettari
in meno in 100 anni
I paesi del Mediterraneo riuniti a Imperia per il Forum Dieta Mediterranea
si confrontano su strategie di tutela, valorizzazione e diffusione nel
mondo del Mediterranean Lifestyle
Si è chiusa il 17 novembre a Imperia la seconda edizione del Forum
Dieta Mediterranea - organizzato dalla Camera di Commercio di Imperia
tramite la sua Azienda Speciale Promimperia, in collaborazione con il
Consiglio Oleicolo Internazionale e l’Associazione Nazionale Città
dell’Olio - con 13 paesi affacciati sul Mare Nostrum che hanno fatto
fronte comune per tutelare e valorizzare il patrimonio olivicolo mediterraneo.
Il messaggio principale uscito dal simposio è che ciò che
apparentemente viene considerato superficialmente "solo" una
meraviglia paesaggistica in realtà racconta molto di più
e ha una funzione sociale assai importante: non solo rappresenta una fonte
di sostentamento per gli agricoltori e una fonte di reddito e attrattività
turistica per il territorio, ma anche un'indispensabile sentinella dei
terreni delle nostre colline i quali, quando vengono abbandonati e lasciati
all'incuria diventano concause di fenomeni di dissesto idrogeologico come
quelli a cui negli ultimi tempi assistiamo sempre più di frequente:
nell'ultimo anno alle Cinque Terre, ad esempio, il 58% delle frane sono
avvenute su terrazzamenti abbandonati e coperti dal bosco, mentre il 27%
su terrazzamenti semplicemente abbandonati. Una importante spesa che grava
sulla collettività per 3,5 miliardi di euro e quindi ben più
onerosa di quello che richiederebbe una semplice e costante manutenzione.
I dati relativi all'abbandono delle campagne contenuti in una ricerca
commissionata recentemente dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio
evidenzia come negli ultimi 100 anni i terreni agricoli si siano ridotti
di 10 milioni di ettari, passando da 23 ai 13 milioni di ettari. Un dato
allarmante se si considera che l’Italia ha una superficie complessiva
di 30 milioni di ettari, ma ancora più allarmante è il dato
che evidenzia come i fenomeni di abbandono interessino nell'81% dei casi
le aree del Catalogo Nazionale del Paesaggio Rurale Storico e quindi sottoposte
a vincolo paesaggistico. Soltanto nell'ultimo anno, gli ettari olivetati
sul territorio italiano sono passati da 1.165.198 a 1.157.819 con una
perdita di 7.379 ettari (fonte Istat). Su questi dati si è sviluppato
il dibattito attorno al Paesaggio Olivicolo nel corso del Forum, dove
è stata più volte sottolineata l'importanza e l'incidenza
dell'elemento olio all'interno del Mediterranean Lifestyle, anche da parte
dei rappresentanti degli altri paesi.
"Avvicinarsi alla nostra cultura sull'alimentazione e sul corretto
stile di vita - spiega il Presidente dell'Associazione Nazionale Città
dell'Olio e di Re.C.O.Med Enrico Lupi - deve essere un traguardo di conquista
per tutti quei paesi che ancora non conoscono e non vivono questa cultura,
la quale rappresenta uno stile di vita non solo alimentare. La vera mission
di ReC.O.Med è fare squadra per "conquistare" quella
parte di mondo che ancora non conosce e non apprezza questi valori: per
farlo, abbiamo davanti una occasione imperdibile, l'Expo 2015, evento
mondiale che attirerà in Italia oltre 20 milioni di visitatori
e dove queste tematiche troveranno spazio per essere trattate e rappresentate.
L'ambizione del Forum è anche quella di essere là, con tutti
i paesi aderenti a Re.C.O.Med presenti insieme agli altri paesi, per "vendere"
al mondo questo stile di vita e asset etnoantropologico di eccezionale
valore culturale, storico, sociale e nutrizionale".
L'Expo 2015 sarà dunque anche l'occasione per prendere i visitatori
per mano e condurli alla scoperta in prima persona dei luoghi del
gusto attraverso forme di turismo esperienziale: "Il turismo - aggiunge
Lupi - è un motore di trasmissione non solo di tipo economico ma
anche culturale e quando si parla di paesaggio, alimentazione, tradizione,
ambiente, immagine, si parla di valori che si possono vendere anche all'esterno:
non è un caso se l'unico trend che non subisce flessioni, anzi
permette un incremento se pur piccolo, è il turismo enogastronomico".
Tra i sapori più rappresentativi da scoprire nei luoghi e nei paesaggi,
spicca senza dubbio quello dell'olio: la produzione olivicola, che non
è una coltivazione esclusivamente italiana ma senz'altro tipicamente
mediterranea, a livello mondiale (fonte www.internationaloliveoil.org)
oggi è di 3 milioni di tonnellate, prodotte per la maggior parte
dall'area mediterranea, dove a fare la parte del leone è l'Unione
Europea con i 2/3 del totale, seguita da Turchia, Tunisia, Siria e Marocco.
In termini di consumo, la suddetta produzione mondiale è oggi così
ripartita: 1,8 milioni nella sola Unione Europea con un livello di consumo
stabile negli ultimi dieci anni, 0,6 milioni per l'area mediterranea allargata
- che comprende anche Iran, Iraq e Giordania - dove il consumo è
triplicato nell'ultimo ventennio e continua a mantenere un buon trend
di crescita mentre i restanti 0,6 milioni vengono consumati nel resto
del mondo.
Ufficio Stampa Nazionale Forum Dieta Mediterranea 2012
Marte Comunicazione snc di Marzia Morganti Tempestini & C.
Tel 335 6130800
Email marzia.morganti@gmail.com
www.promimperia.it
Ufficio Stampa Imperia Forum Dieta Mediterranea 2012
Marcello Gattai - Tel 335 5885423
Email marcello.gattai@im.camcom.it
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