LUOGHI

E’ italiana la “Città del Vino d’Europa 2013”
Marsala, che per un anno sarà la “capitale” dei territori del vino del vecchio continente, dall’Italia alla Francia, dalla Spagna alla Germania. Ad eleggerla Recevin, la rete europea delle città del vino

E’ italiana la “Città del Vino d’Europa 2013”: è Marsala, che per un intero anno sarà la “capitale” dei territori del vino di tutto il Vecchio Continente, dall’Italia alla Francia, dalla Spagna al Portogallo, dalla Germania all’Austria, dalla Grecia all’Ungheria fino alla Slovenia. A conferire il titolo ad una delle città dove nasce uno dei vini dalla più lunga storia (2.500 anni) e più famosi del Belpaese, è Recevin, la Rete Europea delle Città del Vino (info: www.recevin.net) che, ieri, a Vilafranca del Penedès (Barcellona) in Spagna, ha esaminato le domande di candidatura pervenute al concorso indetto ogni anno che assegna ad un Paese europeo il compito di rappresentare le Città del Vino del Vecchio Continente (incarico che, per il 2013, a rotazione tra i Paesi produttori d’Europa, sarebbe stato affidato ad una città italiana). In lizza, assieme a Marsala, anche Barbaresco, in rappresentanza del terroir delle Langhe, e Valdobbiadene, patria del Prosecco Superiore Docg.
“Sono molto soddisfatta per questo risultato - ha detto il sindaco di Marsala Giulia Maria Adamo - e se è stato raggiunto è anche merito delle forze imprenditoriali della città che abbiamo voluto coinvolgere nel progetto. L’investitura di Marsala significa riconoscimento sia del suo storico legame con il vino - appena 2.500 anni! - che delle nostre produzioni, sempre più apprezzate nei mercati internazionali. Viene anche premiata la passione dei nostri viticoltori, il cui prezioso lavoro è fondamentale per la qualità dei vini bianchi, rossi e liquorosi che qui si imbottigliano. Ora, siamo pronti a realizzare il progetto di sviluppo che abbiamo presentato al concorso e, proprio per raggiungere questo obiettivo, abbiamo già costituito un Comitato organizzatore. E’ tempo di attivarsi, confrontarsi con altre regioni vitivinicole europee perché siamo consapevole di avere requisiti e competenze per sostenere questo importante riconoscimento di capitale europea del vino”.
Il concorso promosso da Recevin rappresenta un’opportunità di promozione dei territori del vino che vedono nell’Europa un’importante “piattaforma” di diffusione della cultura e dell’economia del vino, contribuendo alla sua conoscenza, alla promozione del paesaggio ad esso correlato, della gastronomia e del patrimonio socio culturale che lo circonda. Indetto per la prima volta nel 2012, l’elezione della “Città Europea del Vino” ruota tra i diversi Paesi che formano la Rete di Recevin: nel 2012 è stata la città portoghese di Palmela ad ottenere il riconoscimento, nel 2013 sarà Marsala, nel 2014 sarà la volta di una città del vino spagnola e nel 2015 spazio alla Francia.
E dopo Palmela, sottolinea Pauolo Varanda, presidente di Recevin e presidente del Municipio di Cartaxo in Portogallo, “si tratta di un ideale passaggio di consegne tra una Città del Vino dolce quale il Moscatel e un grande vino conosciuto in tutto il mondo come il Marsala e consente di proseguire nel nostro obiettivo di valorizzare i territori del vino europei rafforzando la rete delle relazioni tra i vari municipi e le diverse realtà produttive. La cooperazione che può e deve nascere, l’intreccio di esperienze, la reciproca promozione tra le diverse regioni del vino europee non può che portare benefici per lo sviluppo dei turismi legati alla qualità del nostri territori”.
Per aggiudicarsi l’ambito riconoscimento, la città che si candida deve presentare un programma di attività che tengano conto di vari aspetti: rafforzare le attività di sensibilizzazione per la cultura e la tradizione del vino; coinvolgere i cittadini e il territorio circostante; consolidare i vincoli con le regioni del vino europee; sviluppare la cooperazione con uno sguardo al futuro. Pertanto, sono considerate come elementi importanti di valutazione, oltre alla storia vitivinicola del territorio, anche le attività che puntano a preservare le risorse naturali e paesaggistiche e che, attraverso l’economia del vino, promuovono uno sviluppo sostenibile del territorio. L’investitura ufficiale di Marsala avverrà a febbraio 2013, e permetterà, inoltre, di consolidare i legami con altre regioni europee del vino e di promuovere l’enoturismo a livello europeo. “Per la nostra regione - ha detto Calogero Impastato, sindaco di Montevago e coordinatore regionale delle Città del Vino della Sicilia - è un ulteriore riconoscimento di prestigio che conferma quanto di buono stiamo facendo non solo in campo enologico ma, in questo caso, nel sostenere lo sviluppo del turismo legato ai territori del vino. Marsala è una città simbolo per la Sicilia, ma anche per l’Italia. La sua storia lo dimostra”. (www.winenews.it)


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