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Eisacktaler Kost, la Settimana della Buona Cucina in Valle Isarco

In Alto Adige, la valle dolomitica dei gourmet e dei vini titolati ospita dal 17 marzo al 2 aprile 2006 la tradizionale settimana della buona cucina. Quest’anno il tema è: le bontà dell’orzo e del luppolo.


Velturno

Al via un evento di grande tradizione e successo che per ogni edizione registra, da oltre 30 anni, dai 10.000 ai 12.000 coperti nella ventina di ristoranti partecipanti. Un record di longevità per una manifestazione nata quando l’enogastronomia non era ancora il tema di grandissimo successo di oggi e che, nonostante l’alta vocazione turistica della zona, è molto frequentata anche dagli Altoatesini. Si tratta della Settimana della Buona Cucina della Valle Isarco (Eisacktaler Kost), una manifestazione nell’ambito del progetto la Valle del Gusto, in programma quest’anno dal 17 marzo al 2 aprile 2006 nella valle altoatesina in cui la primavera arriva per prima: anche quando le sue zone sciistiche (Plose, Maranza, Valles intorno a Bressanone, Monte Cavallo, Racines, Ladurns intorno a Vipiteno, per un totale di 140 km di piste) sono ancora ben innevate.
Un perfetto connubio tra sci e gastronomia promosso dal Consorzio Turistico Valle Isarco in collaborazione con l'Unione Albergatori e Pubblici Esercenti dell'Alto Adige che hanno pensato anche a un pacchetto speciale per i turisti.
Ogni anno viene proposto un tema gastronomico diverso interpretato con la tradizione di sempre ma lasciando spazio anche alle creazioni innovative dei giovani chef. Tema di questa edizione sarà “le bontà dell’orzo e del luppolo” e i tipici piatti della cucina tirolese (dai Knödel agli Schlutzkrapfen, dalla Weinsuppe al Gulasch, dal Gröstli alla Kapuzinerfleisch) si alterneranno con altre proposte moderne sempre legate al territorio, il tutto accompagnato dai vini della Valle Isarco che, con i sui 240 ettari vitati, è la zona vinicola più settentrionale d’Italia. Qui si producono straordinari vini bianchi, regolarmente insigniti di prestigiosi riconoscimenti, come il Silvaner, il Müller Thurgau, il Pinot Bianco, il Veltliner, il raro Kerner. Tra i produttori famosissime la Cantina Produttori Valle Isarco di Chiusa e l'Abbazia di Novacella i cui vigneti si affacciano su un paesaggio stupendo, al cospetto delle Dolomiti con le cattedrali di roccia del Putia e delle Odle che si vedono da Chiusa e Bressanone.
La Valle Isarco ha tuttavia sempre qualcosa da offrire. E’ infatti chiamata anche la Valle delle Quattro Stagioni e il suo territorio, reso particolarmente verde dal fiume Isarco e con un microclima davvero favorevole, è costellato da mete storiche, borghi e castelli di grande interesse: per esempio Bressanone, antica città vescovile, Vipiteno con la sua caratteristica torre dell’orologio, il Museo della Miniera di Ridanna, Castel Forte, il monastero di Sabiona, Velturno affacciata sui vigneti, l’Abbazia di Novacella con le sue cantine centenarie, e così via.
Grazie alla ricchezza dei prodotti tipici tutte le escursioni culturali possono poi concludersi con una festa gastronomica, protagonisti le mele praticamente solo biologiche, le castagne che in autunno si possono acquistare o gustare lungo i sentieri a esse dedicate (Keschtnweg), i piatti contadini dei masi, lo Speck con il pane aromatico, lo yogurt della Latteria di Vipiteno, i formaggi delle malghe, i dolci con le mele, e molto altro ancora. E si può dormire in alberghi sempre piacevolmente intonati con l’ambiente, siano essi i tradizionali hotel come i più rustici Buschenshanck (www.gallorosso.it) immersi nei vigneti e meleti.

Enza Bettelli

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