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La Festa Internazionale del Pane di Savigliano
Pane, passione e pace: 100 pani ed un messaggio di fratellanza in provincia di Cuneo, la manifestazione che si svolgerà dal 28 al 30 settembre prossimi, giunta alla IV edizione biennale e diventata la più importante del settore

Il più umile e il più nobile, il più antico e il più presente in tutte le civiltà del mondo, il pane: acqua e farina, poi, a seconda delle tradizioni, sale, lievito, talvolta anche il latte... ma pur sempre, semplicemente pane. Sarà per questo che il suo significato è sempre andato al di là della sua funzione di sfamare e si è arricchito di tanti valori quanti sono le sue declinazioni. La Festa Internazionale del Pane di Savigliano, in provincia di Cuneo, che si terrà dal 28 al 30 settembre, per la sua quarta edizione biennale, riparte centrando i tre giorni su un tema forte: il pane per la pace. Il gesto di offrire un pezzo di pane è ovunque simbolo di scambio, di accoglienza, ospitalità: nessun uomo nessuna donna ha mai potuto interpretare una simile offerta come qualcosa di diverso.
Fare di Savigliano, nell'arco di questi speciali tre giorni, un luogo di pace e per la pace, è sembrato agli organizzatori quindi naturale: saranno nove le delegazioni ospiti straniere e otto le regioni a
rappresentare l'Italia oltre al Piemonte. Francia, Irlanda, Ungheria, Repubblica Slovacca, Romania, Bielorussia, Polonia, Spagna e una delegazione proveniente dall'Alta Galilea formata da mussulmani, ebrei, cristiani: pare quasi impossibile se si pensa alla cronaca odierna, ma è così, il pane avvicina più di tante strategie diplomatiche.
Angelica Edna Calò Livne con il suo progetto Bread for Peace ha unito donne israeliane, palestinesi, cattoliche, mussulmane intorno ad un forno e intorno a tanti valori comuni che valicano qualsiasi confine geografico e culturale. Per questo, e per le sue molteplici attività, ha ricevuto premi prestigiosi ed è stata candidata nel 2006 al Nobel per la Pace: ha viaggiato in tutto il mondo per portare il suo messaggio e a settembre sarà alla Festa Internazionale del Pane con quattro donne panificatrici che prepareranno pani tratti da ricette ebraiche, palestinesi, arabe e cristiane. Tutte donne, tutte insieme al forno della pace e per far conoscere anche qualcosa di più: una visione diversa e possibile della terra di Israele. E poi offrirà un altro momento di altissimo pathos con uno spettacolo in anteprima, sabato sera, con la compagnia Teatro Arcobaleno Beresheet, che sarà rappresentato pochi giorni dopo anche all'ONU a Ginevra: un gruppo di ragazzi di Galilea, che attraverso la musica, il mimo e la danza reciteranno senza confini con il volto coperto dalle maschere, che cadranno solo a fine spettacolo per svelare delle identità diverse che hanno imparato a dialogare e a convivere.
Ma la Festa Internazionale del Pane è tanto altro: sarà occasione per riunire in un convegno le 40 rappresentanti dell'Associazione Città del Pane per parlare di qualità e di nuove norme di legge, perché il confronto è anche cercare norme di tutela della qualità. E per tutti i visitatori naturalmente, il centro di Savigliano sarà un enorme panetteria a cielo aperto, il luogo dove assaggiare più di 100 pani in infinite declinazioni realizzati artigianalmente dai migliori professionisti secondo le antiche ricette tradizionali e poi cene a tema, degustazioni, laboratori e molto da scoprire. I maestri panificatori piemontesi e saviglianesi, nel fare gli onori di casa, riproporranno il pane all’alvà, ovvero il lievito madre in dialetto piemontese, che si differenzia del lievito di birra, perché totalmente naturale e per questo con proprietà di digeribilità e di lunga conservazione.
Il ruolo di garanzia, va sottolineato, è affidato al marchio Piemonte Eccellenza Artigiana, che
supervisionerà e selezionerà i prodotti per degustazioni piemontesi e tutte le materie prime del menù delle cene a tema. L’invito a tutti è a partecipare.

Maria Grazia Balbiano
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